di vincenzo cacopardo
Secondo
le ultime notizie riguardanti il bonus degli 80 Euro sappiamo ormai
che l’Agenzia
delle Entrate potrebbe verificare
i redditi complessivi del singolo dipendente nell’arco
dell’anno..obbligandolo, in mancanza di una propria dichiarazione,
alla restituzione con un versamento unico con il pagamento col modulo
F24. .Naturalmente se questo dovesse avvenire saranno proprio gli
incapienti a restarne i più colpiti...ovvero coloro che guadagnano
meno di 8mila euro l’anno si vedranno costretti a restituire in
un'unica rata il non dovuto. Era dunque prevedibile che ciò
avvenisse..sarebbe bastato mettervi dei rimedi..Tuttavia è sempre
apparso strano l'aver voluto favorire in tal senso solo una fascia
che in sé non può definirsi incapiente.
Ma
cerchiamo di capire perchè..quali potrebbero essere le vere ragioni?
Nel
contesto internazionale europeo, ormai formatosi sia per volontà di
chi nel passato vi ha veramente creduto, ma anche per la volontà
delle forze economiche che contano, la parola d'ordine sembra ormai
essere quella del sacrificio e dell'abnegazione...quel percorso
crudele per abbattere in modo quasi naturale i più deboli che.. a
loro volta... risultano i più antisistemici.
Fatta
questa indispensabile premessa..ritornando adesso al sindaco d'Italia
e ad i suoi 80 euro al mese, risulta ben chiaro che per rendersi il
favore di chi il potere lo gestisce, Renzi abbia scelto una fascia
alquanto inchiodata al sistema... proprio perchè legata ad un posto
di lavoro ormai accreditato che difficilmente potranno abbandonare,
un lavoro che li fa sopravvivere e che... tutto sommato, con questa
manovra... li favorisce con qualche spicciolo in più. Ma proviamo al
contrario ad immaginare se Renzi avesse voluto offrire tale
opportunità a tutta quella fascia di poveri pensionati incapienti
che.. (già di per sé contro il sistema), con la loro minima e
l'aggiunta di ottanta euro al mese, non avrebbero potuto cambiare il
loro modo di vivere assai precario...continuando a rendersi meno
legati agli stessi interessi di un premier che..in tale sistema
politico.. ricerca consensi favorendo chi il lavoro è felice di
averlo.
In
sostanza Renzi ha premiato una
fascia legata al sistema proprio perchè conserva o si adegua ai suoi
interessi ed a quelli dei potentati che lo guidano..Una strada assai
più facile e risolutiva...Al contrario ha condannato e contribuito
all'emarginazione (secondo il principio mondiale di cui sopra)...di
chi avrebbe almeno una ragione umana per riuscire a sopravvivere.
Quello
della restituzione degli 80 euro è un grattacapo non da poco per il
governo che si propone oggi per un'altra soluzione per i pensionati che volessero lasciare il lavoro a tre anni dal raggiungimento dell'età di
vecchiaia: Una
rata di 500 euro al mese per tredici mensilità su una pensione netta
di 2.500 euro mensili per vent’anni. (in questo caso pari a 97.500
euro) Con una pensione netta di 1.000 euro al mese l’anticipo di
tre anni potrebbe prevedere una rata che va dai 180 ai circa 200
euro.. In caso di pensione netta di 800 euro e un anticipo
pensionistico di 3 anni (31.200 euro il prestito da restituire) la
rata su 13 mensilità sarebbe di 159 euro (portando l’assegno a 641
euro) per 20 anni. Tutto ciò senza garanzie e senza obbligo di
estinzione da parte degli eredi...
In
queste ipotesi vi potrebbero essere rischi di truffe..ma il prestito
in sé non è altro che un auto cessione che grava sulle stesse
tasche del pensionato.. poiché si parla di risorse accumulate sul
suo lavoro che sono un diritto acquisito. Insomma..un prestito da
restituire su ciò che già gli spetta..sul quale (al contrario) non
dovrebbe gravare alcun interesse! Naturalmente il lavoratore potrà essere libero di scegliere come vorrà, ma siamo
ormai abituati a vedere procedere questo governo verso idee poco approfondite che arrecano ulteriori problemi ai nostri cittadini
..e possiamo solo sperare che ci si concentri in una visione più
avveduta sui possibili risvolti che potrebbearrecare. La percezione è comunque il fatto che questo governo difetti di vere idee funzionali e lungimiranti.