Nella politica odierna un
dato di fatto appare piuttosto logico: se
Berlusconi non si fa da parte… nessuna politica potrà mai cambiare!..Ed il Paese continuerà ad impantanarsi dietro una politica inconsistente.
Tutto ciò... non perché vi
possano essere ostilità e preconcetti su di una figura che ha comunque manifestato
la sua logica politica in modo alquanto risoluto e compromettente, ma perché la
sua è di fatto una politica che non potrà mai più convivere con qualunque
principio di governabilità che si vorrebbe stabile e…forse neanche.. con una
politica che si voglia moderata.
Nessuno potrà mai togliere
politicamente alcun diritto al
cavaliere, ma di sicuro potrà contestargli una certa logica che poco può ormai
legare con una politica di cambiamento di cui il Paese ha bisogno …Non
dimentichiamo poi…che Berlusconi deve ancora sostenere dei processi che potranno
vederlo condannato nuovamente nel prossimo futuro. Come può quindi la politica
ipotecare il suo futuro sull’immagine di una figura così compromessa?
Una domanda che dovrebbero
porsi proprio i suoi accoliti che continuano a sostenere la sua figura in
qualità di senatore della Repubblica e capo assoluto del loro Partito.
Sarà difficile convincere
qualcuno dei suoi fedeli…( nessuno pare poter contestare alcunché al cavaliere)..
a prendere in mano la leadership. Ed è’ facile intuire che Berlusconi tiene in
mano questo suo popolo attraverso la forza del suo forte potere poiché, questo,
appare assai poco un Partito.. ma, forse il particolare opificio della odierna pseudo
politica: un'associazione di persone che, per via di un principio assoluto di coesione, non riesce ad esprimere pensieri e dibattiti al suo interno.
Malgrado le pittoresche
uscite della pitonessa Santanchè e le reazioni dei soliti “malinconici”
Schifani e Cicchitto, nulla potrà mai cambiare senza la volontà di allontanamento
da parte di chi è il vero padre padrone del più grande partito azienda d’Europa.
vincenzo Cacopardo