Tutti ai piedi di Renzi! Ma che Italia è? Perchè nessuno si oppone?
di marcello Foa
"Non riesco proprio a capire come possa un’intera classe politica fare gli interessi di un uomo: Matteo Renzi."
Lasciamo
perdere le vicende di Sel e di Vendola: l’implosione del movimento
è rapida e definitiva come già accadde con Di Pietro.
Oggi
in Italia solo tre formazioni possono opporsi al premier: la Lega,
Forza Italia e Grillo.
La
Lega ha ottenuto un buon risultato alle elezioni europee e in questo
momento sembra in pausa: non occupa più gli spazi anche perché ha
un evidente problema di quadri. Un partito che vince grazie a un
progetto politico molto forte – la campagna no euro – ideato da
un pensatore indipendente Claudio Borghi Aquilini e adottato da
Salvini ma che poi non riesce a farlo eleggere anteponendogli vecchi
nomi, secondo logiche tipiche della partitocrazia, ha un evidente
problema di governance. Salvini ha davanti a sé un lungo percorso se
vuole scongiurare il rischio di vedere evaporare rapidamente il
consenso degli ultimi mesi.
Forza
Italia appare sotto tono e senza una linea chiara. Un giorno ama
Renzi, l’altro lo odia. Un giorno definisce la riforma elettorale
con lui, l’altro annuncia una campagna durissima contro di lui.
Berlusconi è affascinato dalle capacità comunicative del premier (e
in cuor suo lo considera il suo “figlioccio”) ma dall’altro lo
teme. I servizi sociali inibiscono la sua azione politica ma, e non è
certo una sorpresa, alle sue spalle non emergono leader che fanno la
differenza: non lo era Alfano, non lo sarà Toti.
E
poi c’è Grillo, che dalle elezioni europee non sembra più lui (e
ancor meno il suo guru Casaleggio). In Europa a destra e si allea con
Farage. in Italia rinnega completamente la linea di rottura e
legittima improvvisamente Renzi mettendosi a trattare con lui in
posizione di evidente debolezza. Colui che fino a poche settimane fa
era un capopopolo ora si fa ritrarre in tribuna Vip al concerto dei
Rolling Stones , assieme proprio al bel mondo romano che fino a due
mesi mandava ogni a quel Paese un giorno sì e l’altra pure,
esponendosi così alla legittima rabbia del popolo web, che non lo
riconosce più.
Forza
Italia è grippata e senza un chiaro futuro, il Movimento 5 Stelle in
preda a una forte crisi di identità e di autostima, la Lega ferma. E
tutti fanno allegramente gli interessi del brillante ma vacuo Renzi,
mentre l’Italia continua ad annaspare in una crisi economica che
richiederebbe un’opposizione con due attributi così. Perché il
tempo passa e la situazione continua a peggiorare.
Sembrano
tutti ipnotizzati di fronte a un leader che la storia, non
dubitatene, collocherà nella sua giusta dimensione. Tutti
annichiliti, quasi proni. Ma che Paese sta diventando l’Italia?
Marcello
Foa, brillante ed acuto professore, si chiede come mai oggi
tutti stanno ai piedi di Matteo Renzi.. quasi in attesa di un
miracolo...Il professore sottolinea l'esigenza di una opposizione che
possa dare maggior forza all'opera di costruzione positiva della
politica e rimane quasi turbato da come quei partiti che potrebbero
opporsi.. rimangano ancora piegati ad ogni verbo espresso dalla capacità comunicativa di chi oggi appare come il nuovo profeta della politica.
La
domanda che si pone Foa è la stessa che si pongono coloro...più
attenti alle logiche di una politica che si vorrebbe dinamica e meno
sottomessa alle speranze di chi tende ad incantare con quel
determinismo. Ma è chiaro che, se a ciò
viene data la consueta motivazione legata all'ultimo auspicio
affidato nelle mani di una figura politica che... nel bene o nel male... cerca di voler cambiare rispetto al triste quadro passato, il
cittadino non può che restarne affascinato...facendosi sempre più trasportare
da quell'entusiasmo che sortisce proprio quando le speranze tendono a spegnersi..
Al di là di ciò, sembriamo sicuramente caduti in una trappola mentale dalla quale pare molto difficile poter uscire..aggrappati all'ultima bombola di ossigeno in un contesto dove ormai tutta l'aria sembra irrespirabile! ..Questo pare essere il quadro inquietante e cinico di un Paese che non conosce mai l'equilibrio.
Al di là di ciò, sembriamo sicuramente caduti in una trappola mentale dalla quale pare molto difficile poter uscire..aggrappati all'ultima bombola di ossigeno in un contesto dove ormai tutta l'aria sembra irrespirabile! ..Questo pare essere il quadro inquietante e cinico di un Paese che non conosce mai l'equilibrio.
Marcello
Foa con intuito percepisce l'importanza naturale di una politica di
opposizione.. senza la quale costruire un futuro non è possibile: E'
quello che.. chi bene intuisce le logiche di una politica.. definisce
come ” l'indispensabile presupposto dialettico” portatore di
quella essenziale dinamica... senza la quale non potrebbero mai
crescere le idee ed ogni conseguente sviluppo.
Il
Paese sembra correre verso una deriva tanto pericolosa..quanto
condizionata di un decisionismo imposto da una innaturale
governabilità..tendendo a sminuire fortemente i valori di una vera
democrazia.
vincenzo cacopardo
vincenzo cacopardo