di vincenzo cacopardo
“Qualcuno dice che nella riforma del Senato andiamo troppo di fretta...ora...questa riforma aspetta da circa settant'anni” declamando queste parole con abile furbizia comunicativa ..il premier Renzi la gira a suo vantaggio. Quando..chi è attento.. sa bene che non si tratta di questa riforma, ma della peculiarità stessa della riforma...cioè che quello che si contesta non è una riforma, ma il merito di quella che lui pretende debba essere approvata. Ha sempre proceduto in questo senso il percorso del sindaco d'Italia mettendosi contro chi contesta il merito.. oltre che il metodo.. con cui affrontano le sue riforme coprendosi con una comunicazione faziosa e facinorosa. In tal modo glissando ogni altro dialogo in proposito...
“Qualcuno dice che nella riforma del Senato andiamo troppo di fretta...ora...questa riforma aspetta da circa settant'anni” declamando queste parole con abile furbizia comunicativa ..il premier Renzi la gira a suo vantaggio. Quando..chi è attento.. sa bene che non si tratta di questa riforma, ma della peculiarità stessa della riforma...cioè che quello che si contesta non è una riforma, ma il merito di quella che lui pretende debba essere approvata. Ha sempre proceduto in questo senso il percorso del sindaco d'Italia mettendosi contro chi contesta il merito.. oltre che il metodo.. con cui affrontano le sue riforme coprendosi con una comunicazione faziosa e facinorosa. In tal modo glissando ogni altro dialogo in proposito...
Come si trattasse di cambiare una gomma dell'auto..Per
lui...cavalcare le riforme sembra essere un gioco..in forza del fatto che oggi
rappresenta una politica assoluta.. godendo dell'esagerata
doppia carica di segretario di Partito e Presidente del
Consiglio..(tema sul
quale dovrebbe affrontarsi l'illogico conflitto persino all'interno
del suo Partito) senza alcun passaggio di elezioni politiche e che gli consente persino di nominare un presidente
della Repubblica. Questa della riforma del Senato che, l'ormai
monocorde, Salvini vuole fare apparire come una discussione a cui i
cittadini non devono prestare una giusta attenzione, rappresenta, al
contrario, un considerevole riordino istituzionale al quale bisogna
prestare la dovuta attenzione, poiché da questo riordino partono le
leggi che influenzano sulla conduzione del Paese. Salvini ormai batte
unicamente su una più comoda strada della riforma Fornero..
trascurando una riorganizzazione che influenzerà persino sulla
stessa autonomia delle regioni.
Tutto
ormai sembra deciso dall'alto... dalla stessa Europa che indica in
Renzi il vero riformatore di un Paese ormai perso nei rivoli di una
politica allo sbando. Ciò si evidenzia anche attraverso la sicumera
e la supponenza dello stesso premier. Sono in molti in politica a
vendersi al sistema invece di modificarlo...e lo fanno attraverso
comode riforme che chiuderanno nel futuro ogni rispetto per un
fondamentale principio di democrazia.
Ci si
mette pure Confindustria ad esaltare i dati della crescita di cui
Renzi si fa portatore..quando è del tutto evidente che il forte calo
del petrolio e il Q.I. di Draghi ha offerto logici benefici
all'economia del Paese...Ma quello che fa pensare è la continua
enfasi su uno sviluppo che nella realtà non appare: In un contesto
internazionale in cui tutta l'Europa stenta a crescere ...giusto il
nostro martoriato Paese riesce a farlo!... Con un Sud ridotto al
lumicino ..la crescente corruzione..il costo della progressiva
invasione di immigrati..una giustizia ancora non riformata..e tutto
il resto......Auguriamoci che tutto ciò sia vero e non sia la voce
di coloro che guidano la società attraverso una forza economica
finanziaria che impone un falso e conveniente ottimismo.
L'ottimismo potrebbe andare bene se poi nella realtà non vi fossero
nel futuro risvolti negativi che potrebbero arrecare maggiori danni
ad una società ormai del tutto impoverita.
Al Senato intanto tutto andrà come già stabilito..Renzi trionferà per l'interesse di coloro che pur non d'accordo con questa riforma, hanno stabilito per un proprio interesse di assecondarlo, ma trionfare in questa politica non significa vincere!
Al Senato intanto tutto andrà come già stabilito..Renzi trionferà per l'interesse di coloro che pur non d'accordo con questa riforma, hanno stabilito per un proprio interesse di assecondarlo, ma trionfare in questa politica non significa vincere!