Una vera ossessione per alcuni teologi...
il Papa contestato
di vincenzocacopardo
Con
la sua comunicazione rivoluzionaria e la sua umanità tende ad unire
le diverse culture religiose.
Ogni
giudizio su questo nostro Papa (più francescano che gesuita) viene
esposto con una critica quasi ossessiva, persino maniacale e
martellante di chi non riesce ad osservare ed apprezzarne la sua
cristiana evangelizzazione. C'è chi lo ritiene un esibizionista
che recita la sua parte ostentando visibilità...chi lo ritiene
troppo politico.. e chi lo definisce persino un peronista.
Il
fatto che Papa Francesco (come afferma Marcello Pera) sia poco
Francesco e poco... o per niente interessato al cristianesimo come
dottrina all’aspetto teologico... non può che rappresentare in sé
la vera rivoluzione della Chiesa: Una rivoluzione che porta alla sua
rinascita poiché nei secoli la si è vista avvolgersi nelle tesi
teologiche ultraterrene che hanno solo portato meno interesse
per l'umanità intera. Una realtà che oggi si vede costretta in un quadro del
mondo terreno dove cresce quella disuguaglianza e quello strapotere... rendendo l'uomo schiavo di se stesso .
Secondo
Pera il Pontefice non è preoccupato della salvezza delle anime, ma
solo della sicurezza e del benessere sociale: «Se poi si
entra nel merito, egli suggerisce ai nostri stati di suicidarsi,
invita l’Europa a non essere più se stessa: il Papa riflette tutti
i pregiudizi del sud-americano verso l’America del Nord, verso il
mercato, le libertà, il capitalismo. La sua visione politica,
sociale e sui migranti è la stessa del giustizialismo peronista, non
ha nulla a che vedere con la tradizione occidentale delle libertà
politiche e con la sua matrice cristiana».
Nient'altro
che retorica per la quale si pensa che la stessa Chiesa vada incontro
ad un suicidio! Una visione ristretta..quasi inquietante di chi
tende a seguire disperate (ed a volte..convenienti..) vie teologiche
verso le quali viene spinta l 'umanità.
Fa
tanta rabbia accorgersi di come l'attività costante offerta con
passione e grande umanità da questo Pontefice possa essere messa in
discussione o persino travisata..volendola persino fare apparire come
una visione del “giustizialismo peronista”. Il
Pontefice esercita la sua funzione ecclesiale attraverso la preghiera
e non un ruolo politico. Potrebbe..ad esempio.. un Papa non pregare
in favore di una pace?..Potrebbe non scongiurare altri conflitti sia
orientali.. che di un qualunque altro paese occidentale?
Per
quanto mi riguarda..non ho mai inteso coniugare cattolicesimo e
sociale nel modo in cui intendono farlo in tanti che lo contestano.
La
mia osservazione riguardo al Papa esula da qualunque altra posizione:
Definisco l'opera di evangelizzazione di Papa Bergoglio conforme a
quella di chi, come Pastore supremo del cattolicesimo, segue i valori
(universali) dell'amore così come lo fece Cristo in terra...Nulla di
più!..Ripeto ...se un Papa è Papa ..deve operare di proposito.. e
nulla di quello che lui esprime può essere distorto da coloro che,
operando per una politica, dovrebbero.. per dovere, apprestare idee e
servizi, a beneficio di una società ormai allo sbando...sia essa
occidentale... che orientale.
Errato
anche parlare di simpatia o antipatia per la figura di un
Pontefice..come mi sembra insensato schierarsi a sfavore del suo
pensiero. Non credo per nulla che Papa Francesco voglia operare
contro un'occidente...anzi certa critica infeconda di chi si sente
attaccato in quanto appartenente ad una civiltà occidentale, mi
sembra del tutto errata, persino forviante, poiché il problema
rimane altro.. ben diverso. Basterebbe essere più intuitivi nel
pensiero e meno prevenuti nella figura di Francesco per riuscire
meglio a comprendere che il suo tono non è quello “peronista”
indicato dai tanti critici, ma quello di uno spirito libero
(persino rispetto al suo Clero) di chi ama in modo incontestabile il
popolo nel suo insieme.
Il
Papa nel suo dialogo esprime una realtà che in questi giorni appare
sotto gli occhi di tutti e dove nei Paesi più progrediti continua a
perseverare con forza una certa iniquità. Allora è più che
sacrosanto chiedersi per quale motivo queste società anziché
tendere a livellare un certo benessere, per meri motivi di un
mercato..(quasi volutamente non regolamentato), continuino a
dimenticare un principio sacrosanto di equità tra gli uomini. Ciò
non significa mortificare una società progredita, ma constatarne
certi macro-difetti. Se queste considerazioni (che tali rimangono)
non devono essere espresse da chi diffonde un verbo cristiano,
significa restare ipocriti rispetto ad un onesto giudizio. Non
si può mai biasimare chi combatte con le dovute parole una certa
cultura guerrafondaia...come non si potrà mai chiedere ad un Pastore
di una Chiesa cattolica cristiana di assumere un ruolo che appartiene
solo alla politica. Un Papa non potrà mai porsi al di sopra della
politica, sebbene Francesco abbia già dimostrato abbondantemente..
attraverso il suo verbo.. quanto la politica debba imparare dalle sue
stesse parole.
Per
cui..quello che non mi riesce condividere è proprio l'indicare come
“perdenti” o peggio “rassegnate” le sue parole che... al
contrario... (non potendosi mai porre con un differente dialogo che
appartiene alla politica)...sono dimostrazione giornaliera di una
evangelizzazione costruita sull'amore verso il prossimo. Questo è
l'unico segno che il Papa può e sa esprimere..ed e' la migliore
predicazione espressiva di un sentimento che di certo gli appartiene.
Il
Pontefice, al contrario di un certo Clero fin oggi ancora rinchiuso e
ristretto, dà continua prova, attraverso parole semplici ed umili,
di quanto il messaggio d'amore cristiano possa fare breccia persino
in seno alla popolazione ed alla cultura orientale...Certamente non
può che far male assistere ai continui efferati omicidi condotti con
brutalità nei paesi oggi più poveri contro degli innocenti
cristiani, ma se un “Papa cristiano” dovesse oggi intervenire sul
piano politico, additando colpevoli e non colpevoli.. il mondo intero
ne uscirebbe di sicuro peggio. Francesco non abbandona i valori
cristiani dell'Occidente.. anzi.. si muove costantemente in favore di
questi con quella particolare umanità e l'umiltà necessaria che
rappresentano oggi ciò che.. al contrario.. gran parte della stessa
società occidentale..pare aver perso. ..La sua può quindi definirsi
una comunicazione rivoluzionaria tendente a unire le culture
religiose e non a separarle o contrapporle.