Papa Francesco consegna alla Chiesa la
sua prima Esortazione apostolica.
Un documento atteso col quale il nuovo pastore
delinea il futuro volto della Chiesa. Dopo l’enciclica Lumen fidei questo importante documento contiene il testo integrale dell’Esortazione apostolica.
Di recente il santo Padre ha manifestato con una certa enfasi la grande
ipocrisia che si nasconde in chi ritiene di essere un benefattore della Chiesa
e continua a rubare allo Stato, asserendo un certo disprezzo verso quei
cristiani dalla doppia vita.
Il Papa afferma che..c’è chi finge di essere cristiano,
ma contribuisce a castigare la stessa Chiesa, ribadendo che ci si può
considerare peccatori e mai corrotti, ma è ancora peggio, condurre una doppia
vita ipocrita che produce danno a tutta la comunità cristiana.
Prendendo ad esempio la figura
di Cristo, Francesco, continua sottolineando la sua costanza nel perdonare. Gesù,
“perdona” ma nello stesso brano evangelico dice anche “Guai a colui a causa del quale vengono gli scandali”. Non fa riferimento
tanto al peccato, quanto allo scandalo
che è un’altra cosa. Questa differenza è, per Papa Francesco, di grande
importanza: La differenza tra il peccatore ed il disonesto.
Coloro che peccano son capaci di pentirsi poiché nel loro animo potrebbero
sentirsi deboli riscontrandosi successivamente più umili e disposti verso il
perdono. Coloro che invece partecipano o spingono verso lo scandalo,
perseverano coltivando uno status quasi naturale convinti che ciò possa portare
loro un miglioramento conducendo una doppia vita eticamente non condivisibile per
un cristiano.
Il Santo Padre afferma in proposito : “dove c’è l’inganno, non c’è lo Spirito di Dio. Questa è la differenza
fra peccatore e corrotto”.
Proponendo questa delicata questione, l’umile Pastore, tocca ancora una
volta un tema che coinvolge l’essere
umano inserito nel contesto di una società succube di un sistema tendente a
costringere la natura umana. Un sistema che incide persino sulla condotta
sociale rendendo l’uomo ipocrita e dissimulatore quasi naturalmente. Ma l’accento
di Papa Bergoglio è preciso e tende a distinguere la stessa natura umana, deprecando il modello di quegli uomini che con una mano offrono denaro alla
Chiesa e con l’altra rubano allo Stato.
Ancora una nota importante, oltre che una “esortazione
apostolica”, diretta ad una cultura politica oggi persistente che pone la
società in uno stato di difficile crescita, poiché.. un pericolo costante della
doppiezza e della falsità è ben più gravoso e difficile da superare rispetto a
quello di un singolo peccato.
Il nuovo Pastore sembra guidare una nuova cultura politica!