10 dic 2017

il vecchio manuale di Musumeci

Nulla di nuovo all'orizzonte
di vincenzo cacopardo

Il neo presidente della regione Musumeci ha vinto le elezioni in Sicilia malgrado le anomalie di un sistema che sembra muoversi in senso atipico tra una legge Severino evasa e le conseguenti segnalazioni al TAR. Ma quello che non può non sorprendere è il comportamento politico di chi assieme a lui dichiarava di portare una luce nuova nella politica regionale finendo poi con l'adattarsi al metodo del manuale Cencelli di una volta... E cioè quel principio con cui si allude all'assegnazione di ruoli politici e governativi ad esponenti di vari Partiti o correnti in proporzione al loro peso: ...Un vero e proprio prontuario della lottizzazione politica sulla gestione del potere.

Se proviamo a mettere insieme le anomalie: Una legge Severino non applicata ed il sistema dell'assegnazione delle quote ai Partiti, potremmo accorgerci di come le parole di Musumeci appartengono ormai alla solita eloquenza di una politica del passato..come nulla fosse successo in questi ultimi anni!

Meno importa se lo stesso neo presidente abbia affermato in una intervista l'impossibilità di nominare una figura come Sgarbi a capo di un assessorato, anche meno può importare se la figura di Musumeci appartiene ad un passato storico politico regionale legato all'ex partito della fiamma, quello che stupisce è l'imperterrito adattamento al sistema..volendo apparire...poi... come coloro capaci di rivoluzionarlo.

La giunta regionale si è insediata..mentre i lavori dell'aula proseguiranno restando appesi al filo delle sentenze del TAR su una serie di esponenti appena eletti..sentenze che arriveranno molto tardi. Intanto si procede per via dell'abituale principio di continuità ormai infuso nell'intero paese. Musumeci si ritiene capace di poter rimettere in piedi il carrozzone di una amministrazione regionale super indebitata ed i siciliani sempre più creduloni ed attaccati al passato, attenderanno gli eventi come il ripercorrersi di una vecchia storia.





9 dic 2017

Un centrodestra disarmonico e la lotta sul premierato

di vincenzo cacopardo

In molti nel centrodestra cantano vittoria per le prossime consultazioni nazionali...Tuttavia una domanda resta appesa ad un risposta che per adesso non avremo: Ove il centrodestra vincesse..come farà a governare l'attuale vecchio partito moderato del cavaliere con un personaggio come Salvini? Che Salvini sia esperto non si può mettere in dubbio... ma che la sua politica abbia idee molto più estreme di quelle, persino fantasiose, di Berlusconi... è un dato di fatto che pone notevoli dubbi su una governabilità in comune.

In sostanza la politica di Salvini fa forza soprattutto sulle problematiche dell'immigrazione a difesa di un popolo che oggi indiscutibilmente soffre per un'invasione incontrollata che persevera: Qualcosa che i suoi seguaci avvertono in modo particolare..rifugiandosi sulla retorica del leader della Lega che, senza la dovuta necessaria moderazione, pone difese estreme! A questo potremmo aggiungere certi sodalizi con alcune forze pseudo-politiche di estrema destra non del tutto condivisibili con l'azione moderata proposta dal cavaliere..Ed ancora..il tema dell'Europa ed altre proposte (più confacenti con la politica del movimento pentastellato) non in linea col partito popolare in cui si identifica una vecchia Forza Italia ripulita e ferma a certi personaggi non proprio desiderati da Salvini.

Salvini opterebbe per personaggi nuovi per una legislatura di innovazione sulle figure, mentre Berlusconi persevera col solito ritornello delle vecchie amicizie politiche legate a lui come in un patto leonino antiquato e stantio.

Chi sarà, dunque, il nuovo leader di questo centrodestra? A chi il premierato? Se la Meloni col suo “Fratelli d'Italia” al 5/ 6%..non può avere pretesa su ambedue gli argomenti, tra Salvini e Berlusconi potrebbe nascere un'aspra disputa ed ove nascesse un governo..sarebbe assai poco stabile: Se uno e assai più vecchio dell'altro... ambedue i personaggi dimostrano forte carattere, ma in sostanza non risultano ben assortiti in un'opera di rinnovamento di cui necessita il nostro Paese.

Vi è una differenza sostanziale tra una coalizione ed una lista unica..e cioè.. che nel caso di una futura coalizione... lo stesso consenso potrebbe svuotarsi...e quindi non ottenere più quella ambita maggioranza...Nel caso specifico di questo centrodestra... ad esempio... se Berlusconi da solo può raccogliere il 15% e Salvini il 15%..la Meloni il 6% ..non è assolutamente certo che uniti in coalizione riescano a prendere il 36%. Questi Partiti, qualora si prevedesse di farli governare insieme, potrebbero non risultare più identici nei loro principi con la base del consenso e destare un chiaro riscontro di malcontento su chi dovrà esprimersi nel voto. Questo anche in base al fatto che difficilmente chi possiede la maggioranza in coalizione.. potrà cedere il passo ad un leader per il futuro premierato a chi la maggioranza in base ai dati non la detiene!


Il popolo continua a votarli soprattutto in opposizione ed in alternativa ad una sinistra...entrando nel solito giochino delle contrapposizioni nate dalle ideologie storiche di una volta che non può portare più nulla di buono! Il Paese..ormai stanco ed esausto... non percepisce l'importanza di una innovazione politica di mutamento slegata da queste vecchie contrapposizioni... né avverte l'importanza di un vero cambiamento sulle figure. In molti votano Berlusconi vedendolo sul suo cavallo bianco ancora come lo scudiero a protezione di una sinistra nemica dell'imprenditoria: Un voto che potremmo definire di esaurimento..ritenendo poi il vero nemico del sistema il Movimento 5 Stelle..che al contrario vorrebbe proporsi di rottura ad un impianto ormai incancrenito..    

Sgarbi: esperto opportunista ed adulatore..limitatamente politico

di vincenzo cacopardo

Il critico d'arte nominato assessore ai beni culturali della Sicilia, (malgrado lo stesso Musumeci lo avesse criticato come non adatto ad un assessorato) esercita contemporaneamente lo stesso ruolo ad Urbino...dimostrandosi un forte accentratore. Malgrado abbia intenzione di non prendere alcun compenso nella cittadina delle Marche, rimane l'equivoco sul principio..il tempo e lo spazio

Vittorio Sgarbi è decisamente un esperto delle analisi critiche. Il suo intuito percepisce al di là di ogni comune osservatore e la sua brillante dialettica riesce a farsi intendere anche da chi potrebbe non essere un vero amante dell'arte.
Nondimeno l'uomo di buona cultura.. armato di buona dialettica, risulta anche uno scaltro opportunista che usa l'intelligenza.. di volta in volta.. per precisi interessi a suo unico e personale beneficio: Uno che sa parlare di arte facendoti credere anche di più di quello che la stessa arte esprime. Ma anche un personaggio tendente spesso all'instabilità nella conversazione..nel senso che spesso non pare avere quell'equilibrio in grado di poter reggere un dialogo con la calma necessaria...tuonando solo epiteti sgradevoli e poco felici.
Se di lui una cosa si può asserire è di certo la brillante intelligenza smorzata da quell'arrivismo di chi vuole porsi sempre in primo piano..quel narcisismo col quale si compone di continuo i capelli di fronte alla telecamera con lo sguardo sempre attento alla posa della sua figura.


Insomma ...da questo quadro viene fuori la figura ego-centrata di chi ama fortemente essere il centro dell'attenzione...ma anche fin troppo accentratrice nell'espletamento del suo lavoro. La qualcosa pone dubbi sul suo ruolo in politica dove..oltre alla conoscenza che di certo non gli fa difetto, occorre maggiore equilibrio e capacità di scambio dialettico con gli uffici e le maestranze di competenza. Vista la sua ottima conoscenza del patrimonio artistico..sarebbe stato meglio affidargli un incarico generale di coordinamento a capo delle soprintendenze.    

5 dic 2017

POLITICA: Sempre più lontana l'innovazione


Nel paese dell'infatuazione che ama il mito e la competizione.. tutto ritorna al passato!
di vincenzo cacopardo

Il Partito Alternativa popolare di Alfano, edificato su una politica ambigua del centrismo moderno.. pronto ad allearsi con chiunque gestisca il potere, sembra ormai allo sbando con spaccature che determineranno decise rotture all'interno: Se Alfano sembra per il momento essersi schierato col PD, Lupi pare volersi giocare una partita diversa di attesa per le prossime elezioni.
Un partito destinato a sgretolarsi quanto prima poiché fondato solo per manovre di potere..dove lo stesso Alfano ha potuto fare il buono ed il cattivo tempo restando comunque aggrappato alla guida dei più importanti ministeri!

Questo è ormai l'emblema di una Italia politicamente carente dove si costruiscono partiti e movimenti occasionali e di opportunità, ma mai di innovazione in favore di una crescita sociale! La contraddizione sta proprio nel fatto che AP è stato sfruttato per anni per tenere in piedi un governo dagli stessi deputati che oggi non risultano per nulla influenti e che corrono alla ricerca di nuove posizioni in vista delle prossime elezioni...Che senso può mai avere tutto questo?

E mentre Grasso..il nuovo arrivato.. pare voler mettere in difficoltà Renzi ponendo all'ordine del giorno lo “ius soli”, la Boschi si ritrova sempre più in difficoltà con la storia della Banca Etruria che coinvolge il suo babbo...Insomma..un bel po' di rogne su Renzi che porta avanti il suo malridotto Partito.

Ne approfitta “il divo” Berlusconi che sminuisce sempre di più la figura contrapposta dell'avversario della sinistra..lavorando alacremente per la formazione di un'ampia coalizione come quella di un passato che fu: il quadro si ripete con vecchi personaggi come Matteoli e Gasparri e buona parte del vecchio UDC come Lorenzo Cesa, Paolo Cirino Pomicino, Raffaele Fitto, Clemente Mastella, Saverio Romano etc...Insomma ..Berlusconi (come già fatto in Sicilia) raccatta tutto il vecchio di una volta..affidando nuovamente  le sorti della politica ai suoi vecchi compagni del passato !
Nulla di nuovo dunque sui volti nuovi che il resuscitato cavaliere aveva promesso! Se il Paese guarda a Berlusconi solo come un principio di alternativa alla sinistra riponendo le stesse pedine nello scacchiere e senza una strategia di programma concreto, non potrà portare alcuna innovazione alla politica!



4 dic 2017

Grasso?: Un altro strategico incoronamento politico

Alla sinistra della sinistra mancava una figura ed ha incoronato Grasso ! Una figura di spicco che proviene dalla magistratura (terreno al quale molta politica si affida in casi estremi e di urgenza dimostrando una grande mancanza di pensiero..competenza.. ed idee).
di vincenzo cacopardo

Se tramite il neopresidente del Senato Grasso per i lavori dell'aula venisse messo in calendario il biotestamento, in tanti sono convinti che Renzi potrebbe incassare i voti dei futuri alleati. Ma nulla ancora è certo..poichè altri pensano che la priorità potrebbe essere quella di spingere verso lo ius soli. Nei giorni prossimi sapremo quali saranno le intenzioni del presidente riguardo il lavoro Senato!.Di certo il calendario delle priorità potrebbe determinare anche differenze nelle coalizioni!

Di fatto..ad oggi ..la sinistra di D'Alema e Bersani aveva bisogno di una figura di spicco che desse al Partito da poco nato una marcia in più anche al fine di sorprendere quel PD in mano a Renzi.

In molti come il sottoscritto pensano che la figura del neo presidente del Senato non sia proprio adatta ad un ruolo di Partito ..sia perchè proveniente da un ordine esterno ed estraneo, ma anche.. e soprattutto ..perchè caratterialmente non proprio indicato per esercitare un ruolo per sua natura poco consono: La sua sembra più una immagine di convenienza e di comodo per una nuova sinistra.. poiché adesso una personalità pacata e di equilibrio potrebbe di certo portare consenso tra i cittadini ed al nuovo gruppo parlamentare.

Gira e rigira si ingannano i cittadini..si continua con le contrapposizioni sinistra -destra..che, anche se non del tutto unite..continuano ad interessare il mondo di una politica che non ha più nulla da dimostrare tranne che i soliti compromessi e le perenni anomalie di cui il Paese è sazio! La inesauribile ricerca delle figure si traduce continuamente in una sostanziale mancanza di ricerca delle idee..Idee e pensiero che non sembrano più appartenere a questa politica che continua ad incoronare personalità dimenticando l'importanza di programmi per la crescita reale di un Paese in affanno e con un debito stratosferico.
Si persiste nella ricerca di leaders di immagine all'interno di un vecchio sistema politico, sottovalutando l'importanza di una vera innovazione dello stesso “sistema” sul quale ci si muove.

1 dic 2017

IL CAVALIERE SORPASSA... E SCAVA LA FOSSA A SALVINI


Berlusconi col suo foglio bianco che sbandiera ogni qualvolta viene intervistato (dove poco o nulla vi è scritto..) sorpassa il potenziale alleato Salvini..succhiandogli voti!
di vincenzo cacopardo

Non si spiega bene perchè Salvini si adagi in questa posizione!... Da quando ha celebrato il patto dell'arancina... non fa che perdere consensi nei sondaggi che ormai lo vedono distanziato di ben due punti dal Cavaliere!

Una strategia di sicuro perdente quella del leader della Lega che dimostra ancora una volta come le idee e la personale forza di una organizzazione politica rende assai di più di quando viene fusa in una coalizione antitetica e arrischiata nei fatti: Salvini non trae alcun beneficio da questa unione, anzi lo va cedendo giorno dopo giorno nell'unione con una riesumata forza politica più contenuta e moderata del probabile alleato. La politica del venditore.. condotta da una figura di certo più facoltosa e sfacciatamente affabulatrice nel modo di comunicare.

Se il leader della Lega irrompe sulle disgrazie di una immigrazione non contenuta nel paese..evitando di criticare in modo deciso ed opportuno certi atteggiamenti sull'irruzione degli skinhead all’assemblea della rete di associazioni pro migranti Como...più bonariamente Berlusconi si spinge ad allettare il suo popolo attraverso promesse evitando di inserirsi in temi strettamente legati ai fenomeni sociali più complessi: Le sue sono promesse che vorrebbero toccare la pancia di una parte del popolo non più disposto al voto.. o che tendenzialmente gira la testa sulle profonde problematiche sociali.

Berlusconi percepisce furbescamente la parte debole e vi si accosta placidamente usando l'efficacia dei sogni..Salvini irrompe con forza su temi sociali senza vie di sorta, con l'irruenza e la fermezza del suo spiccato decisionismo.
Di fatto ...in questa comunicazione sembra perdere punti il leader della Lega che in verità non pare poter condividere un qualunque pensiero politico con chi risuscita di continuo proponendo solo sogni per attrarre consenso.

Ben altro rimane il ruolo della Meloni e del suo Partito "Fratelli d'Italia" che si richiama all'ex partito di destra di Fini, ma che “sommessamente” ha costruito uno zoccolo duro intorno al 5% !

30 nov 2017

Anomalie e riflessioni

di vincenzo cacopardo

Mentre in Sicilia.. ad elezioni terminate..come nulla fosse.. si insedia una giunta.. pur restando l'inconveniente irrisolto dei consiglieri deputati “incandidabili” (per via della legge Severino), il presidente della Repubblica, dopo l'approvazione della finanziaria, potrebbe annunciare quanto prima lo scioglimento delle Camere e la data del voto.
Ma c'è di più... e cioè.. che in un panorama come quello odierno, già di per sè ricco di anomalie, con una legge elettorale così sconclusionata ed illogica, potrebbero non esserci vincitori, ma solo vinti...Ciò potrebbe portare il Presidente della Repubblica a prendere altre decisioni.
Un sospetto potrebbe nascere sul fatto che Mattarella, dopo le consultazioni, in mancanza di un governo che si vuole imporre stabile, potrebbe ridare l'incarico ad un più appartato e quieto Gentiloni che, dopo l'estromissione di Renzi, gode di certo dei favori di un popolo ormai distratto... e di una politica di comodo, ma soprattutto dei favori dello stesso segretario PD...Se così fosse... chissà se lo stesso Renzi in complicità con Rosati, non abbia volutamente optato per questa inconcludente legge elettorale!..In realtà non è proprio un sospetto..ma solo una riflessione che potrebbe anche avere una sua inusuale logica..
Di certo, con l'approvazione della Finanziaria, la legislatura potrebbe definirsi conclusa e si potrebbe annunciare lo scioglimento delle Camere, tuttavia vi saranno forze che opteranno per far passare in un breve lasso di tempo la legge sul testamento biologico e lo ius soli che per alcuni hanno una importanza non solo etica... ma di interesse strategico obliquo per la definizione delle future forze politiche.



29 nov 2017

Il predominio di una squilibrata alleanza


Giorno dopo giorno Salvini schiacciato dall'autorità suprema di Berlusconi
di vincenzo cacopardo




Anche se qualche componente della coalizione cerca di attenuare il contrasto in atto tra le formazioni politiche del centrodestra ...risulta chiaro un certo attrito nei rapporti. La deputata di Fratelli d'Italia Meloni ritiene che non è in discussione un'alleanza seppure vi debba essere un dialogo più aperto.
Ma se per alcuni nel recente passato si è creato un dualismo Meloni- Salvini, oggi il vero dualismo sembra essere quello Salvini- Berlusconi che potrebbe mettere in discussione un'alleanza già di per sé precaria.
Malgrado i numeri li diano in parità di consensi..non passa giorno che il Cavaliere faccia sentire la sua autorità suprema in una alleanza sempre meno convincente. Quando il leader di FI dialoga sul suo chimerico progetto..offrendo fantasiosi benefici e prebende.. non tiene in alcuna considerazione la posizione del leader della Lega: Se nella odierna giunta Siciliana Salvini non ha ottenuto alcun assessorato..è proprio per l'egemonia e l'arroganza di coloro che in Forza Italia hanno preteso di occupare ogni poltrona!
Il dualismo Berlusconi-Salvini seppur velato da una certa doppiezza..continua! Mentre il Cavaliere opera come fosse il perno della coalizione, Salvini sembra operare in solitario quasi penalizzato dalla decisa comunicazione del suo prossimo alleato. Berlusconi rivolgendosi ad un giornalista che gli domanda se crede di essere il passato od il futuro.. risponde "Io sono il presente". Come nulla fosse accaduto in questi anni! ..E così continua a tirare fuori nominativi per il prossimo capo di governo come quello del generale Leonardo Gallitelli..non tenendo in alcuna considerazione la campagna elettorale dell'alleato leghista.
Berlusconi continua a fare ciò che fece nel lontano 1994, ossia una alleanza al nord con la Lega e al centro sud con l’allora Alleanza Nazionale ed oggi i reduci dell’ex partito di destra riunitosi sotto l’ala di Fratelli d’Italia. In questo quadro l'alleato della Lega non è più Bossi, ma Salvini.. il quale sembra accontentarsi di un assai modesto secondo piano.
Il leader maximo di Forza Italia pare quindi muoversi come fosse il leader di tutto... mentre Salvini tace operando la sua politica a capo della Lega come una figura di secondo piano legata esclusivamente al contesto territoriale di Veneto e Lombardia: Di certo un'alleanza senza equilibri.. in cui una supremazia è fin troppo evidente!




28 nov 2017

SIMILI NEL SISTEMA..UGUALI NELLE SOLUZIONI


E' ormai chiaro da tempo ..fin troppo evidente: Centrodestra e centrosinistra sono una identica cosa!
di vincenzo cacopardo



Non c'è da meravigliarsi sulla scelta di Eugenio Scalfari in favore di Berlusconi..come nemmeno in quella che fu di Ferrara, altro saccente del giornalismo nazionale...quando magnificava le manovre di Renzi elogiandolo come l'unico politico del futuro.

Ciò che lega le due formazioni contrapposte è proprio “il sistema”: L'impianto sul quale ci si muove e si manovra nella società odierna nel Paese dell'ipocrisia in cui non si ha la forza di cambiare veramente. Un'organizzazione politica che continua a succhiare linfa da un consenso limitato dalla minoranza che va al voto solo per motivi di un personale interesse o per la paura di un qualunque mutamento.

La finanza comanda e la politica obbedisce! 
La finanza manovra sulle fondamentali decisioni della politica e del sociale: Per il potere finanziario non potrà mai esistere una questione di equità.. in egual modo come nella politica odierna sembra non esservi altra esigenza che quella di collocarsi in una qualsiasi comoda poltrona remunerativa.

C'è ancora qualcuno come Renzi che.. per le buone sorti della sua campagna elettorale.. insiste con i suoi “bonus”..e parallelamente c'è l'imbonitore..il venditore di sogni come Berlusconi..che, in egual modo promette dentiere nuove e particolari benefici per gli animali..Insomma di programmi veri e solidi riguardanti la società e l'economia..poco o niente!..Per loro il sistema rimane quello di sempre! 
Nessuna innovazione per chi da tempo agita il solito inutile foglio bianco con la mano destra..nè per chi tiene in scacco il suo attonito Partito con la presunzione e l'arroganza: Restano figli della stessa politica..una politica delle false promesse destinata a far crescere il debito pubblico!

Uno dei grandi problemi sta nel fatto che costoro..(da statisti quali non sono) non si sono mai veramente interessati a regolamentare il nostro sistema finanziario e bancario: Si potrebbe affermare che una delle principali cause della povertà sia dovuta alle banche, ma ciò non sempre rispecchia la realtà, anche perché le motivazioni dei fenomeni come la povertà sono molteplici e sicuramente molto più legate alle cattive scelte politiche operate da chi ci ha governato in questi anni...Poco importa se cresce di qualche decimo il PIL se poi si allarga la forbice delle disuguaglianze e la ricerca di un lavoro. 

Per superare questa situazione si dovrebbe rilanciare un’economia reale e di questo è proprio la politica governativa che deve farsene carico!..Ma anche aiutare l’economia reale rappresenterebbe un limite se l’azione dei governi non andasse oltre. 
Per porre fine in maniera definitiva a tutto ciò e necessario partire dalla radice del problema, dalla sua causa primaria e cioè da un sistema bancario malato che nessuno di loro ha tentato di riformare seriamente.


24 nov 2017

CORRUZIONE E CONTAMINAZIONE ..Se si finge di non vedere


La storica piaga della corruzione che persevera in seno alla politica siciliana ci impone una severa analisi... accendendo un faro sugli ultimi avvenimenti susseguenti l'ultima consultazione regionale.
di vincenzo cacopardo

Le ultime notizie ci parlano della vicenda di Fracantonio Genovese e cioè.. di quel personaggio che nel passato aveva intrapreso una politica in favore della sinistra..spostandosi successivamente, per chiaro opportunismo, in direzione di Forza Italia.

Si parla di una enorme fortuna edificata.. di cui buona parte sequestrata per disposizione del giudice. Un vero tesoro che si sospetta possa essersi costruito negli anni passati attraverso i “corsi di formazione” finanziati dalla Regione. Genovese aveva già avuto pesanti condanne ed oggi i magistrati indagano per riciclaggio ed evasione oltre che per appropriazione indebita..reati che potrebbero riguardare la sua intera famiglia. Si fa riferimento ad una vera “dinastia” riguardante tre generazioni implicate tra cui anche il figlio neo eletto al parlamento siciliano con oltre 18000 consensi...Insomma..secondo la magistratura..pare essersi costruito un autentico “sistema” basato sulla famiglia guidata da Francantonio Genovese

Ma..non spetta a noi andare oltre con le vicende giudiziarie, poichè questo lavoro deve essere lasciato al corpo della magistratura.. non avendo alcun diritto di inserirci oltre nella critica in una materia così delicata che necessita delle opportune indagini.

Al contrario...un'analisi critica sulla politica....deve potersi intraprendere..ed è quella che riguarda il sistema odierno ed il modo di muoversi: La storia di Genovese si unisce ad altre che hanno visto in questi giorni ulteriori personaggi eletti coinvolti in voto di scambio e uso di pacchetti di voti ricavati in modo sospetto ed assai poco confacente.
Sorge quindi spontanea la domanda di come un candidato presidente della Regione (seppur moralmente integro)..per via di un sistema mal disciplinato..possa ancora subire una sorta di costrizione per l'infiltrazione di simili candidati imposti dai Partiti di coalizione. Ma ancora di più: Se possa esserci, da parte di chi conduce una campagna politica per imporsi a governare una Regione, una qualche “disattenzione” nell'accettare candidati quantomeno esposti e contigui al malaffare politico.

Nello stato in cui ci troviamo potremmo condannare un “sistema politico”, ma anche chi avrebbe il dovere di ostacolare certe candidature equivoche: Un metodo che potrebbe somigliare a quello Andreottiano di un tempo.. e cioè: Di chi, pur sapendo, finisce astutamente col girare le spalle, facendo finta di non aver sentito nulla!

Oggi Musumeci sembra contornato da una forza politica in parte equivoca con sospetti di grande collusione col malaffare e la corruzione: Una serie di deputati nell'occhio del ciclone delle vicende giudiziarie..Sarà in grado di resistere alle continue evidenze di un sistema politico in degrado senza restarne impelagato? Siamo certi che gli ingranaggi di un vecchio sistema della politica tendente a chiudere gli occhi e turarsi le orecchie.. non possa finire col coinvolgerlo oltre il dovuto? Fino a quando questo fingere di non vedere potrà tenere la nostra politica lontana da ogni sospetto di bieca contaminazione?



23 nov 2017

La stampa di sinistra opta per Berlusconi:Incredibile!


L'avvicinamento al Cavaliere si metterà in evidenza sempre di più nei mesi prima delle elezioni ed una certa stampa continuerà a incalzare in suo favore ..poiché l'angoscia di perdere un posto di visibilità o di comando custodito dalle vecchie forze contrapposte in seno al malato sistema, riesce a giustificare anche le più evidenti antinomie.
di vincenzo cacopardo

Così come l'irriducibile “Solone” del giornalismo italiano Eugenio Scalfari, (nella trasmissione “di Martedì”) ormai un pò stordito da un'età che non lascia scampo... anche Claudia Fusani ..giornalista d'assalto di varie testate (nella trasmissione di “Tagadà”). ..sembrano declamare speranzosi l'ascesa di Berlusconi in contrapposizione al candidato del Movimento 5stelle.
Ambedue di sinistra nel loro pensiero politico.. con Scalfari che, con la sua Repubblica, ha sempre e ripetutamente inveito contro la politica liberista del Cavaliere e la Fusani che dopo vari giri si è posizionata ad oltranza in difesa di Matteo Renzi.

Rimane stupefacente (pensando ad un passato non lontano).. quanto incredibile possa essere la scelta di costoro di optare per Berlusconi in una possibile competizione per il futuro premierato. Non tanto per la scelta in sé..tanto per la enucleazione dei commenti di questi giornalisti che osteggiano a prescindere, e senza alcuna possibilità, ogni paventata ascesa di un premierato del candidato Di Maio ritenendola, a loro giudizio, tanto improvvisata quanto naìf e reputando più affidabile il loro storico acerrimo avversario ultraottantenne!

Al di là di ogni giudizio nel merito, quello che scaturisce in questi giorni da una certa stampa di sinistra.. nelle discussioni sul futuro governo, è l'impudente avvicinamento al vecchio leader del centrodestra Berlusconi per la evidente paura di una possibile vittoria di un Movimento che metterebbe in discussione un vecchio sistema sul quale operano traendone esagerati benefici ed ostentata immagine.

Facile quindi intuire come per loro sia preferibile la possibilità della costruzione di una larga coalizione che comprenderebbe il consueto legame centrodestra -centrosinistra al fine di togliere di mezzo le forze di una nuova politica che si persevera col fare apparire inetta ed incapace.

Per far questo si arriverebbe persino a giustificare qualunque manchevolezza o scorrettezza morale.



20 nov 2017

Antisistema non vuol dire antipolitica!


di vincenzo cacopardo
Nelle analisi che conduco non è mia abitudine pormi a sostegno di qualunque parte politica..ma il sentir parlare costantemente su chi si esprime in favore del nuovo movimento 5 Stelle come fosse in preda ad una malattia od una fede cieca e populista ..comincia a stancare...poichè suona come un ridondante stucchevole pregiudizio. D'altronde questi pregiudizi arrivano costantemente da una certa stampa legata ai Partiti tradizionali che ancora oggi sostengono questo sistema.

Chi ad Ostia non è andato al voto.. lo ha fatto perchè disamorato dal modo di procedere di una certa politica ed in parte anche perchè non si fida più di alcuna figura politica. Il problema di Ostia è anche legato al suo territorio in cui sempre più spesso una certa malavita che in questi ultimi anni ha assunto il predominio. Tuttavia il nuovo Movimento pentastellato riesce a vincere malgrado la desolante astensione sopra il limite che ha toccato i due terzi dell'elettorato. Questa rinuncia al voto ha mobilitato tempestivamente la stampa che per l'occasione..ha finito con lo sminuire la vittoria dei 5 Stelle in favore di una svalutazione complessiva della consultazione con maggiore evidenza rispetto alle precedenti votazioni riguardanti la Sicilia in cui, malgrado l'astensione, si è meno esposta.. declamando una autentica vittoria del centrodestra.

Quello su cui.. al contrario.. bisognerebbe soffermarsi è il perchè.. nel complesso di in una evidente tragica astensione..vi è ancora una buona parte di votanti che hanno deciso di dare il loro consenso al Movimento antisistemico in una città che.. proprio quel vecchio metodo sistemico istituzionale.. ha ridotto in preda alla malavita.

L'astensione prenderà sempre maggiore spazio..perchè non si scorge ancora all'orizzonte una vera rinascita della politica. Una politica che non fa percepire alcuna innovazione e che si ricostruisce in un gioco di riavvolgimento su se stessa, con gli stessi personaggi e quel che resta di un voto sempre più condizionato da false promesse o interessi particolari.

Se in questi giorni in Sicilia si contrattano le poltrone nel costante pessimo metodo della spartizione.. all'ombra di una semi-risorta Forza Italia che vorrebbe farla da padrone, nel resto del Paese si attente il risultato della prossima consultazione nazionale che potrebbe venir fuori con i soliti pesanti compromessi che fingiamo sempre di non vedere.

Antisistema non vuol dire antipolitica!
Nello stesso modo per cui il sistema deve potersi cambiare attraverso l'apporto di una nuova politica che guardi meno al conservatorismo e più in direzione dell'innovazione. Il difetto del nostro Paese sta nella paura dell'inedito..nell'angoscia di un possibile riscontro con un'improvvisata innovazione... nel riscontro di un eventuale destino ignoto che potrebbe toglierci quel poco che abbiamo. Ma..in realtà.. cosa abbiamo ancora da perdere?

Il Movimento 5 Stelle non rappresenta alcuna panacea, a parer mio deve servire prevalentemente per “rompere” con un certo modo di interpretare la politica...E solo questo movimento avrebbe oggi la forza di poterlo fare! Avranno una miriade di difetti, ma anche il pregio di non legarsi con alcuno. Se lo facessero perderebbero una sostanziale parte di consenso!
Si dirà che sono impreparati?..Come lo stesso poteva dirsi (e non si disse) quando l'improvvisata Forza Italia entrò in politica! Sono troppo assertori del concetto di onestà fino a renderlo retorico ed assillante? Certamente!! Ma questo può mai essere il vero difetto di cui preoccuparsi? Hanno un metodo di ricerca dei loro affiliati ed esponenti fin troppo leggero basato sulla poca conoscenza e sul principio virtuale dei computer..Sicuramente poco condivisibile! Ma quello che importa è lo scopo che ognuno di noi dovrebbe vedervi e cioè quello.. diverse volte sottolineato.. di rompere col passato sistema politico dei comodi compromessi, dei conflitti e delle perduranti anomalie!
Servono oggi pur non essendo detto che potranno essere utili un domani..in una incognita nell'opera di ricostruzione...in cui fresche e nuove forze di una politica più moderna avranno l'opportunità di entrare a far parte di un sistema rinnovato..poichè oggi impedite proprio dal vecchio!


Da quello che è apparso in Sicilia (isola evidentemente irriducibile) si è perdurato nelle vecchie figure dando ancora fiducia a coloro che da anni ci hanno ridotti come siamo e che restano comodamente seduti nelle loro poltrone o che manovrano in modo indegno pacchetti di voti come fossero azioni di una SPA.   

16 nov 2017

Il “voto contro”: unico precario sfogo per gli astensionisti


Il “voto contro” appare come l'unica espressione di ogni consultazione poiché viene spinto da una disanima di “reazione” generata proprio dal vecchio sistema delle contrapposizioni (oggi meno ideologiche e solo di opportunità)
di vincenzocacopardo

Una sinistra che sembra vivere ancora una volta sulla novità di una figura più che su programmi inerenti la sua cultura di pensiero!
C'è chi adesso tira fuori il nome di Grasso che.. dopo anni di legislatura nel più completo silenzio... ha messo in dubbio l'operato di metodo della linea Renziana sulla nuova legge elettorale. Un nome da usare quasi sicuramente per ricucire i rapporti interni del PD con gli scissionisti..

Che la popolazione sia famelica di cambiamento non v'è dubbio, ma che nel contempo non si fidi più di nessuna politica.. è anche una certezza!
Il voto di oggi non pare più fondato su una opinione, ma costruito attraverso uno scambio o su un'agevole compravendita di chi lo controlla: L'impossibilità di edificare buona politica da parte di chi non è più adeguato e non percepisce l'innovazione, vince sulla immedesimazione verso lo studio ed la ricerca per una funzione sociale opportuna e corretta. Tutto ciò genera disaffezione e malcontento ed induce il cittadino all'astensione.

Per risolvere tale problema la via più facile.. per i vecchi soloni ancora presenti e padroni di una certa politica.. non è l'idea o lo studio approfondito sui progetti, ma la rappresentazione di una nuova figura: Una personalità che..non per caso..proviene dalla magistratura e che pare denoti fiducia..per rimettere insieme i precari umori di un Partito.

Tuttavia il “voto contro” appare oggi come l'unica espressione di ogni consultazione poiché viene spinto da un disanima di “reazione” generata proprio dal vecchio sistema delle contrapposizioni (oggi meno ideologiche e più di opportunità) ...Insomma (per dirla in termini sportivi) ... è sempre più difficile un riscontro con un voto di opinione quando l'odierna politica continua a basarsi su uno scontro agonistico costruito sulle figure dei giocatori e mai fondato sulle indispensabili nuove regole del gioco!

Le riforme vanno operate, ma non certo come volevano imporle la Boschi ed il suo premier Renzi..che avrebbero di certo penalizzato il principio cardine di una giusta partecipazione democratica! Da decenni continuano a governare Destra e sinistra..
PD e FI hanno già dato..ma continuano ancora oggi a riproporsi ed ostentare falsi cambiamenti... Chi invece non ha ancora avuto questa opportunità è il Movimento 5S che si propone di rinnovare un sistema politico malato! Un Movimento di rottura che ancora difetta al suo interno sul metodo... la struttura interna e l'identificazione corretta delle sue personalità nei difficili ruoli.. pagando il prezzo di una certa immaturità ed esperienza, ma che si propone di frantumare tanti obsoleti principi tra cui quello di non voler basare un cambiamento sull'asettico costrutto delle figure.