14 gen 2017

BANCHE E POLITICA..tra interessi e debiti insanabili

A vincere è sempre il più furbo..a pagare il più debole! La politica assente o complice!

di vincenzo cacopardo

Oramai sembra proprio un'abitudine quella dei grandi imprenditori( si fa per dire) di accreditarsi presso le grandi Banche, lasciando successivamente enormi buchi difficili da saturare sulle spalle degli ignari cittadini! Il caso MPS rimane ancora una volta emblematico di un sistema che si continua ad operare nel nostro Paese! Un caso che dimostra una totale mancanza da parte di uno Stato di affrettarsi in una logica di prevenzione che tarda sempre per comodo di una politica che ne rimane compromessa per interessi specifici o per favorire i furbi imprenditori .

I debitori insolventi del Monte dei Paschi..ai quali sono stati concessi prestiti di grossa taglia, sono stati autorizzati dai direttori di filiale con la sicura complicità di chi amministrava grazie anche  a chi gestisce il potere politico locale . Sono state autorizzate operazioni, frutto di relazioni coltivate da chi ha sempre controllato l'istituto e da chi lo ha guidato in senso operativo. Sappiamo ormai tutti che.. nel caso di Mps non è stata solo la politica locale a muoversi durante la gestione dell'ex presidente Giuseppe Mussari, ma la longa manus della Fondazione Mps che allora controllava la banca. Persino Confindustria pare vi abbia contratto interesse. E' ormai risaputo che molte delle relazioni di Confindustria con Siena si sono tradotte in poltrone ben remunerate.

I rapporti si sono continuati a consolidare poi negli anni in cui Montepaschi marciava tranquilla fino all'acquisto di Antonveneta. Da quel momento sembra che vi sia stata una serie di prestiti sopra ogni limite, non certamente tutti insolventi, ma molti, quelli più grossi, senza una reale visione di possibile rientro che ha destabilizzato l'equilibrio dell'istituto. Ricordiamo, in proposito... che la Banca lo scorso dicembre è stata salvata da un intervento pubblico per la terza volta in poco tempo (cioè con un intervento a debito che i cittadini dovranno sostenere) per la difficoltà di poter ricevere indietro i grandi affidamenti operati: È un elenco incompleto di alcuni dei principali detentori di “crediti deteriorati”, cioè prestiti che la banca ha concesso ma che ora ha difficoltà a recuperare. Si parla di 27 miliardi circa di crediti.

Ma la ragione è solo una e cioè che la maggior parte di questi crediti sono stati concessi sulla base approssimativa delle superficiali logiche politiche o per fare favori ad amici e alleati.

Oggi Banca Mps, nelle sue divisioni Capital Service ed ex Banca Antonveneta, ha chiesto un risarcimento di circa oltre 48 milioni di euro ai costruttori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, più altri co-imputati nel processo sul crac dell'ex Credito Cooperativo Fiorentino a Firenze. Mps è anche parte civile nel processo . Altre richieste di risarcimento sono arrivate dal liquidatore del Ccf e Bnl, Unipol, BPVi e Mb... Ma il problema rimane ed è sicuramente di matrice politica.. poiché se si è permesso ad imprenditori come De Benedetti, ad altri costruttori e complici finanzieri..di poter far uso di ogni possibile prestito al di là di un possibile progetto di sicuro rientro, non si è mai permesso di fare lo stesso con un qualsiasi piccolo imprenditore che nella sua più modesta richiesta di prestito (persino meglio garantita), non avendo alcun appoggio politico forte, gli è stato difficilmente concesso. Ma non basta! Il crac dell'istituto dovrà essere risarcito persino da chi nella popolazione non ha avuto ne arte né parte con tale istituto bancario.

Quale prevenzione ha mai fatto la politica di questi ultimi anni? Quale azione ha promosso in difesa dei risparmiatori un governo che oggi si alza in netto ritardo a difensore degli interessi dei cittadini e dei sani risparmiatori ai quali si impone contemporaneamente di compensare a loro spese il debito voluto da voraci imprenditori e finanzieri? Che ha fatto tale politica per ovviare a tutto ciò?..Si è cullata per anni ed anni senza alcuna proposta per difendere preventivamente i cittadini risparmiatori dai subdoli interessi dei potenti legati alla stessa politica dei grandi Partiti.


Questo è già di per sé uno dei più validi motivi che dovrebbe spingerci a non credere più a tali Partiti che hanno solo parlato e promesso senza effettivi provvedimenti: A quei contenitori di consensi vecchi, radicati ancora nel territorio, che hanno solo costruito propaganda a loro favore facendo uso di Banche per spolpare i risparmiatori e prendendo in giro un popolo che ovviamente non può più sentirsi protetto da un tale modo di far politica.  

12 gen 2017

ORLANDO..CARDINALE.. ED I VECCHI SOCIALISTI


SI RIPETE UN COPIONE...

Si abbracciano tutti nella consueta pastoia degli interessi politici per consolidare vecchie alleanze da prima Repubblica. Si ripete il solito giochino nella totale mancanza di progetti e idee.
di vincenzo cacopardo
Ci si muove a Palermo per le prossime elezioni ancora una volta tra legami ed abbracci tra Partiti che appartengono ancora alle ideologie di una vecchia repubblica e che vorrebbero far apparire nuovo tutto ciò che ormai e stravecchio e decotto. Ancora una volta nomi stra-conosciuti come Salvatore Cardinale che non casualmente, col solito opportunismo, non avendo più alcun ideale politico da raccontare, in forza ai suoi adepti, ricerca legami con personaggi consimili..trovando in Orlando, che per la quinta volta opta per tenersi la poltrona di sindaco, il soggetto ideale da appoggiare.
E' davvero stupefacente come costoro insistino ripetutamente col trascinare il loro elettorato, per lo più succube ed allettato dalle solite promesse, attraverso manipolazioni di interesse politico al fine di restare di continuo alla ribalta! E cosi... anche gli abituali socialisti, assieme a Sicilia Futura di Cardinale sembrano decisi a schierarsi pro Orlando...D'altronde dove potrebbero andare soli?..E dove potrebbe arrivare Orlando senza il loro appoggio? Restano ancora incerti i centristi, quelli usciti dall'Udc e il Nuovo centrodestra.
Quando non si sa cosa proporre si persevera con le solite figure e la futile proposta di allargare un'area riformista cercando una fusione con Orlando...Solo retorica!..Tutte manovre studiate e manipolate ad arte che servono esclusivamente a frastornare l'immobile e fedele elettorato privo di giusta conoscenza e sapienza politica. Ma ognuna di queste figure lavora imperterrita solo per accumulare consenso. Un consenso privo di contenuti ai fini di un sano e funzionale progetto per la città!
Malgrado Orlando abbia più volte ribadito di voler marciare da solo... come ha diverse volte ripetuto anche Fabrizio Ferrandelli, sembra che questo nuovo abbraccio con Sicilia futura ed i socialisti possa essere ormai scontato. Esattamente come scontato rimane il fatto che, oltre alla ricerca di tali alleanze di scopo, nessuno pare essere in grado di fornire un progetto utile ad una città ancora sporca, priva di adeguati servizi, non curata nelle sue bellezze artistiche in una viabilità da terzo mondo.






Una figura nuova..per una Palermo da far rinascere

Un professore..un architetto..una figura nuova intensamente legata a Palermo, città nella quale vive e lavora e dalla quale si separa a malincuore. Ha frequentato il liceo scientifico Cannizzaro, dove, a suo dire, ha imparato molto da insegnanti indimenticabili e capaci.
di vincenzo cacopardo
Un curriculum di tutto rispetto, forse non preso in giusta considerazione da parte di tanti cittadini che guardano ad una possibile elezione delle consuete figure furbe e manipolatrici dei soliti Partiti che affrontano la politica con il talento della scaltrezza più che col sentimento dell'equilibrio ed il buon gusto. 
Ciro Lomonte è oggi candidato a sindaco di Palermo per un Movimento nuovo (indipendentista) “Siciliani liberi”..Al di là di ogni possibile considerazione sul Movimento che lo promuove, Lomonte è alla ricerca di una nuova visione della Sicilia.. centro di arte,natura e cultura, ma anche accorta nel processo di ricostruzione della sua capitale ormai allo sbando..Un architetto che intende promuovere innovazione tra buon gusto e funzionamento dei servizi necessari per una città che non deve più seguire l'abituale istinto di affidarsi ad una classe dirigente ormai provata nella sua scarsa competenza e nell'esercizio di una politica di interesse e di cattivo gusto.

Per il candidato.. il riscatto stà proprio nel buon gusto e nell'equilibrio necessario per far risorgere una città talmente compromessa e prima dei necessari servizi!  
Non sappiamo se Lomonte possa essere la carta vincente per far risorgere dalle ceneri la città di Palermo, ma possiamo esser certi che la sua volontà e la sua integrità morale , unita all'amore innato per l'arte, offrono agli stessi cittadini palermitani una possibile via d'uscita dalla rituale politica politicante che promuove sempre più interesse personale a beneficio dei Partiti ed in costante danno ad un benessere collettivo.
Tra le più importanti tappe della sua vita ha diretto dal 1990 al 1999 la Scuola di Formazione Monte Grifone (oggi Arces). Dedicandosi come architetto alla progettazione di suppellettili per il culto, si è avvalso della presenza a Palermo dei migliori artigiani nel campo dell’oreficeria sacra. L’amicizia instauratasi con questi maestri gli ha fornito gli spunti adeguati per dare vita nel 1996, all’interno della Scuola, a corsi per argentieri ed orefici: apprendisti, progettisti e restauratori. E' vicecoordinatore del Master di II livello in Storia e Tecnologie dell’Oreficeria. Una sintesi del lavoro ventennale svolto in questo ambito si trova in Ciro Lomonte, Guido Santoro, Ritorno al futuro. Antichi saperi per nuove occupazioni, Arces, Palermo 2011. Al Master è dedicato specificamente il volume (a cura di Guido Santoro) Sogni d’oro. Criticità ed eccellenze nella Sicilia post industriale, Arces, Palermo 2014.
Dal 2009 sono docente del Master di II livello in Architettura, Arti Sacre e Liturgia presso l’Università Europea di Roma. Nello stesso 2009 ha redatto e promosso l’Appello a Sua Santità Papa Benedetto XVI per il ritorno a un’arte sacra autenticamente cattolica, una raccolta di firme intesa a canalizzare le riflessioni di tutti coloro che sono insoddisfatti della condizione attuale delle arti verso la stesura di un manifesto per la loro rinascita. Il 17 settembre 2016 e stato nominato membro della Fabbriceria del Duomo di Monreale.
Nel 2015 ha deciso di estendere l’esperienza maturata con orafi e argentieri a quante più possibile forme di arte e artigianato, fondando l’Associazione Magistri Maragmae, che promuove la Monreale School of Arts & Crafts, una scuola superiore di arte e artigianato in cui maestri di grande valore trasmettono la propria arte a giovani dotati.
Ha pubblicato saggi in:
- Aa Vv, L’arte, la bellezza e il magistero della Chiesa, EDIVI & Edizioni Settecolori, Segni – Lamezia Terme 2012: Paradossi dell’architettura moderna per il culto;
- The Institute for Sacred Architecture, Volume 27 – Spring 2015: Starting again from zero? Why Modernist Architecture is not suitable for the Liturgy;
- Aa Vv, La gnosi dei perfetti nell’arte e nell’estetica, Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis, Roma 2016: Ludens in orbe terrarum.
Fa tutt'ora parte del comitato di redazione de Il Covile. Membro fondatore del Gruppo Salingaros per la rigenerazione architettonica delle periferie e ha contribuito alla nascita della International Society of Biourbanism.


10 gen 2017

Una naturale de-globalizzazione si opporrà all'odierno “globalismo”


















di vincenzo cacopardo

Ciò che ha portato la nostra società a tal punto da renderla iniqua ed insicura è stato certamente il nuovo sistema globalizzato che ha teso ad unire e legare tutto quello che in realtà avrebbe reso meglio e di più se fosse rimasto negli spazi di una più utile competizione. L'Italia ne ha subito un danno enorme poiché ha sempre basato la sua forza economica sulla qualità..sulla manifattura e sul piccolo artigianato locale. 

La globalizzazione è un principio ormai insito nel sistema che indica l’accentuarsi degli spazi e dei problemi che vanno oltre i propri confini nazionali facendoli diventare globali..Un processo che è sicuramente complementare e che può essere verificato solo in termini pratici. Il suo significato racchiuso in quello di una “società mondiale” andrebbe anche inteso in altra maniera e cioè… come quello di una società multidimensionale, multisociale, multiculturale e politica.

Ma, a differenza della globalizzazione sociale e di interazione…oggi un più diffuso “globalismo”, assume la deleteria ideologia secondo la quale questo “processo sociale” incontenuto..viene posto in un’ottica di valutazione prevalentemente economica e finanziaria. Un dato di fatto è comunque certo: Il nuovo capitalismo globale riesce ormai ad estremizzare i profitti occupando meno capitale umano. Si va quindi perdendo il peso della contrattazione sul lavoro, cresce l’emarginazione di massa e si perde ogni riferimento qualitativo. Tutto ciò nel silenzio di una società internazionale che imperterrita segue la sua marcia disperata verso un futuro sempre più incerto.

Questa globalizzazione non sembrerebbe aver portato benefici alla nostra Nazione facendole..invece.. perdere altri che l’hanno sempre contraddistinta e che rappresentano, ove si ponesse una politica a beneficio di una economia reale, una vera ed utile spinta per la sua crescita.

Alcuni sociologi teorizzano persino l’avvicinarsi di una “era globale” con la fine di ogni Stato nazione e quindi di ogni democrazia: Un certo cosmopolitismo nega il legame tra culture senza nemmeno provare a compierlo e con questo tipo di globalizzazione sembrano andate perse le speranze ed ogni ideale politico.

La reazione non tarderà e potrà vedere ben presto una totale svolta contrapposta: Un irrigidimento da parte dei Paesi che tenderanno a chiudersi nel proprio ambito nazionale con una logica opposta per un prossimo evento di contrapposta “deglobalizzazione” 

RIFLESSIONI ED ANALISI DI ALFIO DI COSTA fondatore del Movimento insieme si può

 Prima i valori.. per meglio definire i principi!”

Dalla grande montagna al mare..dal mare alle colline montuose di una terra variopinta e contrastante come la nostra Sicilia. Come si può evitare di esprimere emozione per un dipinto naturale di simile bellezza e come si può altresì prescindere dai suoi stessi valori?


Alfio Di Costa si domanda quale può essere la ragione secondo la quale una terra così incantevole possa non essere presa nella giusta considerazione da una classe politica dirigente che ancora pervade illogicamente l'isola. Ma si domanda anche per quale motivo la politica ed il sociale non possano soffermarsi e prendere conoscenza delle fondamentali caratteristiche naturali..traendone spunti costruttivi in favore di una crescita migliore e più idonea...

La mia proposta non potrà mai sottrarsi all'aspetto naturale del territorio e del suo patrimonio! Anche questa è cultura! Anzi è proprio la base dei valori sui quali “Insieme si Può”vorrebbe costruire nuovi principi politici..portando avanti servizi occorrenti ed iniziative più utili”. La politica dei grandi consensi persevera sui sommari principi... e noi ci contrapponiamo con i valori!.Potrà sembrare privo di senso, ma sicuramente più utile ed idoneo per un riscontro migliore con una politica che ancora oggi arranca nel buio!”

Nel dialogo politico intrapreso più volte con Alfio..ho sempre scorto un certo risentimento da parte sua su alcune forze politiche locali che interpretano il suo messaggio nei Social come una sorta di propaganda pubblicitaria del territorio. Come fosse un Movimento dedito a promuovere il turismo..

E' persino imbarazzante... fa rilevare Di Costa..dover affrontare tali critiche proprio da parte di chi in questa terra vive e non percepisce che solo attraverso questi valori naturali..l'arte..la cultura..l'artigianato locale ed i frutti di questa terra..si possa davvero far comprendere agli stessi cittadini il vanto, l'orgoglio.. e quasi un dovere a riscattarsi! La cultura non è solo conoscenza! Il fatto che io ponga tutto ciò costantemente all'attenzione non mi esime da discuterne successivamente il processo storico e la radice culturale, né di scrivere o argomentare costantemente su fatti inerenti un contesto sociale attuale, mettendoli in confronto”

Vi sono nuovi Movimenti politici che crescono in questo nostro territorio sottovalutando questo tipo di comunicazione interpretandola nel verso sbagliato..ponendosi solo attraverso la strada dell'alta conoscenza culturale che, sebbene utile, non potrà mai penetrare come messaggio immediato nelle menti di tutti..Per noi la politica è un territorio vasto...si esprime in varie maniere, ma deve toccare le corde di tutti e non solo di chi ha una istruzione o una conoscenza particolare.”

 vincenzo cacopardo

9 gen 2017

PALERMO nell'attesa di un programma


di vincenzo cacopardo

La stampa ...soggiogata dai soliti Partiti...si inchina al sistema..ma non si scorgono novità..nè idee, solo volontà di accaparrarsi il trono di una città ormai svuotata di ogni valore e del dovuto rispetto!


E' straordinario vedere come la stampa e i Media insistano con la presentazione dei candidati per le prossime comunali di Palermo ricordando solo quelli legati ai grandi partiti.
Non tenendo in nessuna considerazione altre figure nuove come ad esempio quella del professore architetto Ciro Lomonte candidato per “Siciliani liberi”..che di progetti e voglia di metterli in atto di certo ne ha e li discute!..O di altri che, appartenenti ad altri nuovi Movimenti, non destando mai alcun interesse da parte della stessa stampa, dovranno impegnarsi non poco per farsi ascoltare e stare al passo con i noti contenitori di consensi che godono già da tempo di laute risorse. 

Forza Italia con Francesco Greco, l’ex Ministro Saverio Romano.. le cui aspirazioni di concorrere alla sindacatura del capoluogo sono note da tempo, un vecchio PD col suo candidato ancora da decidere, NCD, PDR Sicilia Futura.. con l'incrollabile Totò Cardinale..straordinario ed imperterrito amante del potere locale, Orlando col suo vanto di saper fare il sindaco per la quinta volta e Ferrandelli che ne fa una sfida personale, i Cinquestelle.. con l'attesa dei candidati eletti al computer, ma nessuno che parla di idee e programmi veri ed utili!


Una stampa.. di certo.. non vera amica del popolo, ma solo di un sistema al quale si aggrappa non avendo alcuna visione, nè interesse, più lungimirante in favore della stessa città. Si parla di ventagli di candidature per Palazzo delle Aquile e si fa cenno solo ai nomi già ripetutamente sentiti. Per i Media l'importante sembra essere solo la figura ed il suo possibile carisma...restando sempre meno interessati riguardo a possibili progetti ed idee per una nuova Palermo. 
Una città..la cui politica amministrativa sembra ancora rimasta al palo e che pare voler continuare a trastullarsi su nomi e candidature come fosse un gioco sul quale scommettere. 

4 gen 2017

La Regione Sicilia condannata da un sistema politico obsoleto e di comodo.


divincenzocacopardo
In Sicilia...grazie alle assurde contrapposizioni ideologiche ancora esistenti..c'è chi approfitta e si muove nel silenzio attraverso la forza di una pseudo-politica fatta di inciuci e legami di comodo tra le varie forze centriste ancora fortemente radicate!
Come ad esempio qualche ministro della passata repubblica che sembrerebbe affrettarsi nell'ombra...con il consueto opportunismo...per costruire alleanze in base a legami con chi nel momento è seduto..o potrebbe assurgere al potere.

Tutto ciò ancora oggi è reso possibile proprio grazie alle residue visioni di una politica che spacca in due un pensiero (destra-sinistra) e che..nella nostra isola, continua ad aprire varchi immensi per qualsiasi sigla che nasce al momento per posizionarsi costantemente al centro a sostegno di una o dell'altra forza..traendone profitto e ricattando di continuo ogni possibile politica! Per questi personaggi la politica non può che essere questa: Un gioco sul quale sapersi adattare per trarne giovamento! 
Nella nostra regione la politica dei centristi fiorisce di continuo ed è sempre stata edificata per comodità ed agio nei momenti di instabilità..e mai per idee o programmi seri.
Ma questa non è innovazione e non di certo una politica di cui ha bisogno la nostra Regione! Occorre al contrario una politica diversa costruita su valori e idee. Un nuovo modo di costruire fattivamente che, con simili mentalità, non potrà mai vedere luce e rinnovamento.

Siamo quasi al traguardo di nuove elezioni e..vorremmo sperare che i Siciliani possano finalmente meditare a fondo su quanto ha influito negativamente il sistema politico di posizionamento contrapposto in una Regione come la nostra nella quale la politica ha spesso abusato a danno di un sano sviluppo ed a continuo beneficio di chi questo gioco lo ha sempre sostenuto. Una politica per certi versi di comodo anche al sistema nazionale..qualunque sia la posizione governativa del momento. E' inutile poi lamentarsi di costoro che ci guidano in in questa sorta di svago costruito sulla furbizia e sugli interessi personali che ci priva di continuo di una confacente e coerente crescita.      

3 gen 2017

Raggi-Taverna..pericolose lacerazioni all'interno del M5stelle


SCONVENIENTI E VOLGARI LE FRASI DELLA SORELLA DELLA TAVERNA ALL'INDIRIZZO DELLA SINDACA RAGGI

di vincenzo cacopardo
Mentre Grillo vara il nuovo codice deontologico all'interno del Movimento, c'è chi continua a perseverare nelle offese contro la Raggi. Offese che al di là della loro volgarità messa in evidenza da un ordinario dialetto romanesco, non arrecano alcun beneficio a tutto il Movimento. Insulti che trascendono, con frasi ed espressioni di perseverante volgarità.

Il nuovo codice etico a Cinque Stelle promosso da Grillo, ormai appellato come “il salvaRaggi”.è articolato in diversi punti e disciplina il comportamento da tenere dagli eletti coinvolti in inchieste della magistratura. Una sorta di garanzia più ampia per i componenti del Movimento.. non più bloccata da un qualsiasi avviso di garanzia...Insomma da oggi servirà una condanna (anche solo di primo grado) per sancire l'espulsione di un eletto in seno all'organizzazione pentastellata, a differenza di quanto si è fatto nel passato, una semplice indagine non basterà per cacciare via del Movimento. La sanzione scatta automaticamente sia per le condanne in primo grado, che per i patteggiamenti o anche nei casi di estinzione del reato per prescrizione dopo il rinvio a giudizio.

Un passo avanti decisamente positivo per un Movimento che si muove verso le amministrazioni e la governabilità..Un punto che metterà a tacere le prolisse discussioni in proposito tra i vari Partiti.

Mentre si fa questo passo avanti ..si continua all'interno con discussioni che potrebbero lacerare l'equilibrio già di per sé delicato dell'organizzazione: La sorella della senatrice Paola Taverna..sembrerebbe perseverare con gli attacchi diretti alla Raggi con un post su FB, prendendo spunto dal suo tradizionale incontro al Quirinale col capo dello Stato e paragonandola a Cappuccetto Rosso in mezzo ai lupi..stigmatizzando il fatto che durante la scelta dei suoi collaboratori il lupo l'ha voluto fare lei in modo indecente e continuando poi sul fatto che nessuno ha preso in considerazione le sue scelte..Questo il suo sfogo osceno: Ogni tua mossa è sempre sembrata per farti cacciare a calci in culo e farci perdere Roma. Bene è arrivato il momento che il popolo 5 stelle ti dica che hai rotto. Smetti di fare la bambina deficiente con manie di protagonismo e deliri di onnipotenza e comportati da 5 Stelle perché ti abbiamo votato pensando che lo fossi altrimenti chi te se filava!»«Datte 'na calmata e non rompere, altrimenti t'appendemo pe' le orecchie ai fili dei panni sul balcone...»..Insomma uno sfogo pesantissimo e volgare di cui il Movimento in questo delicatissimo momento non avrebbe proprio bisogno! Se alcuni errori commessi dalla Raggi possono aver fatto perdere una parte dei consensi ...questi sfoghi accesi e pesanti tra i componenti.. non potranno che far peggiorare la situazione.
Francamente appare difficile non assistere ad alcun intervento, da parte di chi li guida, contro questo ordinario modo di criticare!







2 gen 2017

BOSFORO: la strage di capodanno

Insanbul: una grande città, divisa dal fiume, che vive da anni le sue profonde divisioni
di vincenzo cacopardo

Questi folli, invasati, pieni di astio verso un mondo occidentale capitalista dedito allo svago e al divertimento, colpiscono quando e come vogliono... malgrado i folti schieramenti della sicurezza a protezione delle città. Ancora una prova di come il fenomeno sia soprattutto di natura sociale e di sistema più che religioso!

Al Reina.. come al Bataclan nel 2015.. si è ripetuto un copione del terrore come una maledizione: Ma questi restano locali simboli di un divertimento occidentale odierno e laico! L' Occidente in questi ultimi decenni avrà anche alzato fin troppo la cresta con i suoi sistemi globali a matrice imperialista e quella parte dell'Oriente, decisamente diverso e meno progredito, legato ad una cultura ben diversa, persevera con la sua cultura che pone limiti e confini sociali per niente conciliabili: L'occidente bombarda e l'Oriente terrorizza! L'Occidente arma e l'Oriente usa le armi per stragi e carneficine! Ma è fin troppo facile definire in questo modo il quadro senza entrare meglio nella natura umana di chi percepisce la vita in modo diverso.

Cosa ha davvero spinto questa persona legata a una delle sigle del jihadismo internazionale? E' una vera lotta di religione o è spinta da interessi sociali e sistemi fin troppo diversi e quasi inconciliabili?

Undici i cittadini turchi uccisi, uno con doppia nazionalità belga. Si sa che gli altri erano sette sauditi, tre libanesi e tre iracheni, due tunisini, due indiani, due marocchini e due giordani, poi un cittadino dal Kuwait, uno dal Canada, come uno da Israele, Siria e Russia...Tanti anche i feriti. Non può trattarsi di una esclusiva lotta di religione..vi è dell'altro! Una strage a tutto campo che colpisce diverse nazioni e non nasconde un vero e proprio odio per chi intende divertirsi e vivere una vita nel passatempo al di fuori di un contesto internazionale che vede un mondo spaccato tra cultura e sub cultura, ricchezza e povertà, integrazione e disgregazione, odio e concordia.
Bisognerebbe fare un sano esame di coscienza per individuare dove l'Occidente ha sbagliato in questi anni e come si sia manifestata questa immonda reazione che non risparmia più nessuno. Azioni e reazioni crudeli ed infide che puniscono sempre i non colpevoli.... poichè saranno sempre gli innocenti a pagare sia da un lato che dall'altro.. essendo.. i potenti ..sempre meglio e più protetti.

America, Europa e Russia..sono i tre giganti che insieme potranno davvero mettere fine a questo lungo periodo storico pieno di bombardamenti, terrorismo e sangue di innocenti: Non può trattarsi proprio di lotta di religione... quanto di odio costruito su logiche imperialiste e di sistemi sociali che difficilmente potranno mai conciliarsi se non attraverso un equilibrio diplomatico che guardi meno agli interessi personali e principalmente all'umanità come valore primario sul quale costruire un futuro di convivenza e pace.


Quando si parla di pace si biasima chiunque vada alla ricerca di essa e c'è sempre chi pensa, non avendo la sensibilità umana adatta, che per ricercarla non si può evitare di imbattersi in una guerra!..Ebbene..questi sono i risultati odierni che vedono un mondo sempre più insanguinato da innocenti ed una sempre maggiore formidabile protezione dei potenti...Per qualcuno sarà anche retorica, ma di fatto è solo il sangue degli innocenti a scorrere!

30 dic 2016

ORLANDO ..il sindaco illimitato




Il suo traffico limitato sembra proprio in antitesi ai suoi illimitati mandati
di vincenzo cacopardo

Questo... in breve... il lodevole curriculum politico di Leoluca Orlando: l'attuale sindaco di Palermo per ben 4 volte a capo della giunta.


Orlando viene eletto dal consiglio comunale sindaco di Palermo dal 1985 al 1990 a capo di una giunta di coalizione (il cosiddetto "esacolore"). Il periodo della sua sindacatura, pur fra scelte molto controverse, viene da molti ricordato come la primavera di Palemo
Rieletto consigliere comunale nel 1990, non fu ricandidato a sindaco dal suo partito, e lascerà la DC l'anno successivo promuovendo la nascita de la Rete Movimento per la democrazia.
Eletto all'Assemblea regionale nel luglio del 1991, sia nel collegio di Palermo che di Catania. Eletto anche deputato alla Camera dei Deputati nel collegio di Roma nel 1992, col movimento da lui guidato (si dimetterà nel dicembre 1993).


Nel giugno del 1993, ritorna sindaco di Palermo superando Elda Pucci e viene riconfermato alla carica di primo cittadino nel 1997 battendo Gianfranco Miccichè


Dal 1994 al 1999 è deputato al Parlamento Europeo Porterà La Rete a sciogliersi e a confluire nei Democratici di Romano Prodi e quindi nella Margherita. Espulso da Rutelli dal partito, si avvicinerà poi ad Italia dei Valori di Di Pietro


Nel maggio del 2007 ancora una volta è stato in corsa per la carica di sindaco di Palermo per la coalizione di centro-sinistra, ma viene sconfitto dal primo cittadino già in carica Diego Cammarata
Dopo aver sostenuto Rita Borsellino alle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco di Palermo, il 21 maggio del 2012 viene eletto, per la quarta volta e con il 72,43% delle preferenze, sindaco di Palermo.
Con l'approvazione delle nuove norme regionali sulle città metropolitane in quanto sindaco del comune capoluogo il 7 giugno 2016 assume anche la carica di sindaco metropolitano di Palermo


La ennesima candidatura di Leoluca Orlando sembra certa. Ora...con tutto il rispetto per il curriculum di Orlando, si può ancora... per la quinta volta... pensare di fare affidamento dopo oltre trent'anni alla solita personalità politica? Tenersi legati ad una figura che ancora oggi, in forza di un, seppur giusto apostolato contro la mentalità mafiosa, tiene la nostra città nel disincanto e piena di difetti nei servizi?.

Vi saranno di certo mille problemi che non siamo in grado di valutare come ad esempio quello di una effettiva mancanza di risorse dovute alle ristrettezze imposte dal governo centrale e da una Regione a volte più assente che mai, ma sta di fatto che non si può continuare a ribattere sulle personalità del passato che hanno già lasciato il segno delle loro capacità e che non possono basare la loro vita sulla sfida perenne continuando a volersi imporre in un ruolo di primo cittadino: Queste figure dovrebbero trovare la necessaria umiltà per mettersi da parte e lasciare spazio a figure più nuove.

Leoluca Orlando con la sua percettibile aria fin troppo caritatevole e pia.. continua a proporsi... quasi come la sua fosse una missione, persino usando slogan come “il sindaco lo sa fare” , ma avendo dimostrato in questi anni che la città non ha fatto alcun passo avanti: Se Cammarata, con tutti i suoi errori, non è stato capace di assumere una forza politica propria, Orlando...la sua forza politica personale l'ha sempre avuta, ma non sembra averla usata a vantaggio della città.

La realtà rimane sotto gli occhi di tutti! ..Di tutti i cittadini e dei turisti che tristemente ritornano ai loro Paesi colpiti dal dissesto delle strade e dei marciapiedi, dalla sporcizia, dal traffico caotico, dai pessimi servizi di trasporto e dai cattivi odori negli angoli di una città che per arte e bellezze rimane tra le prime, ma per i servizi primari resta nell'eterno abbandono. 


29 dic 2016

MOVIMENTO 5 STELLE: distanze di pensiero o possibili divisioni?



Possono non esservi mai distanze di pensiero in qualunque associazione politica che deve ritenersi libera nella critica e nelle analisi sul sociale?
di vincenzo cacopardo

Era scontato che dopo la serie di avvenimenti sul terrorismo ( ultimo quello di Berlino) qualcuno all'interno del Movimento 5 Stelle potesse pensare che fosse il momento di dover proteggere il Paese. A tal proposito.. lo stesso Fondatore del Movimento ha parlato di situazione ormai pericolosa e priva di controllo: La sensazione è (dato il gran numero in aumento degli sbarchi), che il nostro Paese possa divenire ben presto un autentico vivaio per il terrorismo. Inoltre non si può nascondere che almeno la metà di coloro che entrano in Italia non ottengono il permesso e parecchi scompaiono da ogni controllo.

Tutto ciò pare aver inciso decisamemente sul pensiero di Beppe Grillo che si esprime in modo determinato nella direzione di un impegno al fine di far rientrare al proprio Paese i non aventi diritto facendo riferimento ad una possibile revisione dell'ormai passato regolamento di Dublino. Qualcosa che lo accosta alle idee di Salvini e che la stampa non ha perso tempo dal mettere in risalto!

Il suo pensiero però sembra contrastare con una buona parte dei componenti del Movimento che ritiene il numero di immigrati ancora contenibile e che si esprime asserendo che la questione rimane solo quella della gestione inefficiente ed incapace di un governo legato ad una politica europea che non considera tanti fattori tra cui la loro salvaguardia,l'adeguato sostentamento e la impossibilità per alcuni di un rientro nei propri territori: I concordati restano vecchi e non tengono ben conto di un problema di responsabilità che coinvolge tutto l'occidente.

Insomma:.Due posizioni diverse in seno al Movimento che vedono da un lato  Grillo accompagnato dal fedele Di Battista ..ed un buon numero di attivisti dall'altro.

Ora...se non v'è dubbio che possano esistere visioni diverse.... è anche vero che sia primario un equilibrato scambio di vedute. In questo Movimento... che purtroppo sin dall'inizio non ha perseguito la via indispensabile di un utile dialogo al suo interno.. di volta in volta.. ci si ritrova con posizioni diverse che sembrano apparire più grandi e divisorie di come al contrario non siano. Una via di mediazione all'interno del Movimento andrebbe ricercata attraverso un dialogo sereno e non in forza di continue pretestuose critiche che tendono a spaccare e dividere, ma nella ricerca costante ed equilibrata di idee che possano soddisfare i due fronti..

Questo Movimento pare oggi scontare una vera mancanza di confronto ..un dibattito al suo interno che non potrà mai essere risolto attraverso l'uso dei computer per definire chi ha ragione e chi torto! E' un vero peccato assistere ad una pressoché autolesione di una forza politica di innovazione, per l'assolutismo di metodi virtuali computerizzati a discapito di un sano dialogo democratico e la forza di una indispensabile ricerca. Se anche una piccola parte di quelle risorse che il M5S restituisce sugli onorari dei deputati e senatori del gruppo fossero usati per finanziare assemblee al fine di scambiarsi idee e pensieri, si farebbe di certo un buon lavoro in favore dei tanti cittadini che a questo Movimento potrebbero ancora credere.







28 dic 2016

MONTEPASCHI: Ancora debiti sullo Stato!


Il Partito di maggioranza, che biasima costantemente l'incompetenza del nuovo che avanza, dimostra ancora una volta la sue evidenti leggerezze.
di vincenzo cacopardo
Si può criticare quanto si vuole ogni
Movimento politico nuovo che avanza e che vorrebbe opporsi al sistematico disastro causato in questi anni sulla nostra politica economica, tuttavia rimangono di fatto innegabili..i risultati dell'attuale politica con riscontri negativi che tornano a gravare sullo Stato..e cioè su noi stessi! Così..dopo aver divorato denaro attraverso esosi compensi per gli amministratori che hanno continuato ad operare in modo scorretto lasciando risparmiatori ed azionisti in mutande...adesso il governo provvede a sanare le perdite dei capitali delle banche attraverso le risorse pubbliche ovvero sugli stessi cittadini!
Per la Banca senese si parla ormai di un vero fiume di denaro pubblico che verrà versato nelle casse della Montepaschi: Altro che regalo di Natale! Per una Banca che ha bruciato in breve tempo 12 miliardi di capitali sociali..azzerandone il valore, è una vera catastrofe!
-Mai che vi fosse un responsabile, mai che si possa attribuire una colpa a coloro che hanno amministrato percependo lauti compensi e dimostrando profonde incapacità!
Una delle tante domande che oggi in tanti si pongono è quella di non spiegarsi come mai Mps non abbia mai ridotto la sua partecipazione nei propri istituti di credito..come fosse una eccezione..quando tante altre fondazioni bancarie vi hanno provveduto. Dopo il fallimento di tutta l'operazione di salvataggio portata avanti attraverso JP Morgan e Mediobanca, la crisi dell'Istituto bancario è davvero pesante ed i veri responsabili sembrano essere proprio quei vertici che hanno amministrato sotto la politica del Partito di maggioranza a cui la stessa banca è sempre stata legata. Ricordiamo anche i 5 miliardi di Monti in Bonds prima di una ricapitalizzazione ordinata della stessa banca..quando si sarebbe potuto agire in modo diverso e più utile in direzione di una ricapitalizzazione.
E' inutile negarlo:una sconfitta dell'intero sistema-Italia a guida PD sostenuto da una establichment che si affida ancora ai vecchi Partiti criticando perennemente chi vorrebbe scalzarli per definirli costantemente incapaci ed inetti. Ancora una volta la classe dirigente dell'odierno Partito di maggioranza dimostra tutte le sue crepe e persino una profonda insensibilità politica nei confronti dei nostri cittadini. Tra manovre a debito e salvataggi di istituti bancari... il Paese si vede costretto a pagare un conto salatissimo per una classe politica arrogante ancora radicata nei propri interessi.



23 dic 2016

La politica.. ed i margini ristretti della odierna forma mentis

 di vincenzo cacopardo
Qualcuno pensa che essendo caduto il Muro di Berlino.. “il sistema internazionale delle coperture ideologiche sia ormai terminato". Sono tra coloro che ritengono che era inevitabile che ciò accadesse anche in Italia.. come è accaduto in Russia, in Polonia e in tutto il mondo exsovietico: "Dopo la creazione del partito del compromesso storico, il Pd, nel quale l’apparato excomunista ha perso in poco tempo per consunzione il proprio ruolo egemone, Renzi, con felice intuizione, si è subito diretto verso la centralità politica .. conquistandola”.

Per costoro.. “gli eredi del comunismo non possono più svolgere alcun significativo ruolo politico. Debbono scegliere tra la nostalgica testimonianza e la resa alla socialdemocrazia europea, respinta tra la fine degli ’80 e i primi anni ’90: Le loro idee residuali, le loro indicazioni, se riuscissero a imporsi, ci condurrebbero nel giro di pochi mesi a Weimar, la repubblica tedesca dal cui disastro nacque il nazismo”.

Parole forti..anche troppo..ma non del tutto convincenti, di chi pensa che oggi...il vero problema possa essere ridotto in quella semplice concezione dell’apparato excomunista e la perdita del proprio ruolo egemone.. E' difficile continuare a parlare di social democrazia o liberal democrazia, anche in considerazione del fatto che le ideologie hanno lasciato spazio a necessità logistiche diverse, allo stesso modo con cui non si vuole accettare un certo odierno populismo di reazione!...
Dove può portare tutto ciò? Quale strada, se non quella innovativa di saper guardare oltre i confini di una mentalità ancora così chiusa e ristretta?

Pur nella consapevolezza di saper comprendere la nostalgia per le ideologie del passato, la si può anche pensare diversamente in merito al mediocre lavoro fin qui svolto da alcuni governi occidentali come i nostri. Le stesse parole e le promesse dell'ex Premier Renzi..non hanno portato ad innovare alcunchè..in previsione di riforme tendenti solo a semplificare e non far funzionare il meccanismo in senso democratico...Inoltre..il perseverare considerando che un'unica figura politica, osannata oltre il dovuto, possa essere in grado di risolvere le molteplici problematiche esistenti, equivale a ritenere tale figura come un Padreterno in terra...e la politica non ha certo bisogno di questo!

La politica necessita di regole diverse...regole che possano servire al riscontro di una vera innovazione funzionale attraverso la partecipazione di tante personalità che attraverso lo scambio ed il dialogo, possano trovare riscontri più funzionali e non solo di comoda semplificazione al comando. Ad esempio: Considerare la governabilità in senso giusto.. come un punto d'incontro di un programma voluto dai cittadini..rinnovare saggiamente ed in modo equilibrato una riforma del lavoro.. in modo funzionale quella dei Partiti..eliminare i conflitti perenni esistenti nella politica e nelle istituzioni..le continue anomalie che non contribuiscono a riformare costruttivamente ..etc. Sono questi i temi delicati delle importanti riforme che non potranno mai risolversi con la prepotenza assoluta (seppur ricca di astuzia) di un'unica figura.

Purtroppo siamo ancora legati ad una “forma mentis” così limitata rispetto ad una visione più innovativa della entità politica, per cui... il più astuto comunicatore preparato, anche se non ispirato dalle utili idee, finisce col prevalere!.. E' più facile poter incontrare personalità bloccate da un senso pragmatico e circoscritto.. quindi chiuse in un confine, con i piedi piombati e fissati in terra...di altre che, pur mantenendoli in terra più leggeri, siano capaci di liberarsi da questo confine per saper vedere oltre ed operare in lungimiranza..

La fortuna oggi non aiuta proprio queste figure.. nè gli audaci idealisti..ma solo i prepotenti..i furbi e gli astuti comunicatori ..soprattutto in tema politico, dove oltre ad una mentalità più aperta.. occorrono idee, metodo.. rispetto e dialogo tra le parti. Con ciò non si vuole per niente apparire negativi, ma si intende semplicemente mettere in evidenza l'importanza di un vero cambiamento che non potrà mai avvenire se non si segue una “forma mentis” integralmente difforme da quella odierna.