8 feb 2020

RITORNANO LE MINACCE DEL FINTO ROTTAMATORE


di vincenzo cacopardo

Il solito Renzi che pur di apparire cavalca l'ambiguità, interessandosi meno dell'argomento e perseverando nello scopo di riprendersi l'immagine del vero riformatore politico del paese! Sembra voler risorgere ancora una volta dalle ceneri di un passato che proprio per questi atteggiamenti lo ha politicamente giudicato e  condannato.

Un polverone alzato pretestuosamente...Minacce continue malgrado il Guardasigilli ed il premier si siano messi al lavoro per accordarsi col PD trovando una via d'incontro sulla spigolosa e non facile questione della prescrizione:

" se trovano i voti di Forza Italia o della Lega e qualcuno nel mondo della destra che gli vota sta roba in Parlamento io sono contento per loro, un po' meno per il paese, ma noi non lo faremo".

Senza di noi al Senato non hanno la maggioranza”

A Circo Massimo.. su Radio Capital Matteo Renzi alla domanda sulla prescrizione comincia con il solito panegirico di questioni non inerenti: l'intervento di Benigli a Sanremo, ...l'incidente del super treno veloce...i problemi all'interno del Movimento 5stelle..fingendo quasi poco interesse per la domanda postagli. Infine si inserisce nell'argomento con maggior calore e la solita ambiguità..dando sfacciatamente una frecciata a destra e l'altra a sinistra.. Nel suo parlare.. che ormai riconosciamo bene, si intravedere in toto la prevalente voglia di porsi come l'ago della bilancia...La figura dominante... Come colui su cui poggia l'esito futuro della politica! Non ha smesso mai di porsi con la solita saccenteria intrisa e adesso persino con una sconfinata ambiguità!

Si può comprendere che lo faccia per dare sempre maggiore forza alla sua immagine, come ha sempre fatto col suo parlare toscano... dicendo tutto ed il contrario di tutto. Nella fattispecie riguardante il difficile percorso di una riforma non facile come quella sulla prescrizione, l'ex premier toscano, malgrado sia forza componente del governo, pare non dar conto allo sforzo evolutivo promosso dagli ultimi incontri voluti dal Premier Conte col Pd, il Guardasigilli e le altre forze di sinistra...perseverando con le minacce. 

A questo punto sarebbe più logico e coerente che togliesse la fiducia assumendosi le dovute responsabilità!.. 
Tuttavia.. conoscendolo sappiamo tutti che fino a che potrà continuerà a minacciare ottenendo così l'attenzione dei media sperando di aumentare consensi e pretese. O forse..per lui..potrebbe sembrare utile mettere subito in crisi il governo prima di un referendum che toglierebbe parecchi seggi alle rappresentanze politiche... rendendo sempre più difficile una sua affermazione numerica in seno al Parlamento...

Solo e soltanto strategie le sue ..da parte di una politica spregiudicata e piena di ricatti...per il resto non sembra esservi alcuna volontà di voler intraprendere un dialogo per la ricerca di una soluzione equilibrata!..Un'azione, quella del leader di Italia Viva, che suona come un chiara pressione minacciosa e che dimostra come ancora una volta il politico toscano non abbia compreso la passata lezione da parte del popolo: Più che verso una Italia Viva... sembra indirizzarsi verso la fine di un'Italia politica! 

Al di là della arroganza politica e delle strategie personali di Renzi...quello che suona strano in questa storia sulla prescrizione, questione sulla quale è persino difficile schierarsi nettamente, è il fatto che la legge sull'abrogazione sia stata già fatta e finanche promulgata dal capo dello Stato che, firmandola, ne avrà tratto di certo una legittimazione costituzionale: Modificarla in senso equilibrato  non significa volerla cancellare...

29 gen 2020

L'ACCLARATO FALLIMENTO DI UNA POLITICA DEL CAMBIAMENTO




La sconfitta di un cambiamento promesso e mai promosso che avrebbe dovuto rendere forza ad un Parlamento e ad un governo nel gioco equilibrato dei ruoli: Governabilità e maggioritario vinceranno su un sistema nato per Costituzione in forza di un Parlamento che verrà pesantemente compresso.

di vincenzo cacopardo

Pian piano..lentamente, nella consapevolezza della sua poco stabile maggioranza messa sempre più in difficoltà dalla figura di Renzi, il nostro premier Conte..ormai spiazzato dai risultati del Movimento che lo aveva promosso... potrebbe finire col fare entrare nel governo elementi di Forza Italia. Naturalmente col benestare del PD...che in sé si vedrebbe quasi costretto..non traendo ancora vantaggi immediati da eventuali elezioni politiche.

Si ripresentano i giochi delle larghe maggioranze di un tempo in cui, per evidenti ragioni di un rinato bipolarismo, e per ostacolare l'effetto dirompente di una Lega sempre più gonfia di consensi e FdI che incalza aumentando considerevolmente i voti, il capo del governo potrebbe apprestarsi ad una operazione poco chiara... sebbene del tutto comprensibile nell'ambito dell'attuale sistema. Inoltre... anche per volontà del capo dello Stato che vorrebbe evitare in tutti i modi di portare il Paese al voto nazionale con una sicura vittoria della Destra salviniana...sembra doversi imporre qualunque strategia per tenere a galla questo governo fino alla durata della legislatura... E se dovesse cadere ..di certo si potrebbe portare avanti un Conte tris proprio con l'entrata delle forze Berlusconiane...

Insomma: Fuori Renzi e dentro Berlusconi?..O solo un monito agli insostenibili ricatti verbali del senatore toscano?..Tutto è possibile nel quadro odierno nella confusione di una legge lettorale ancora da mettere in atto, di un lineare taglio dei parlamentari, di una legge elettorale da definire..ed alcune riforme non del tutto digeribili ricercate dal Movimento 5stelle.

Appare chiaro il fallimento del Movimento creato da Grillo che oltre a perdere voti...svanisce in ogni sua consistenza identitaria.. Una identità ..in realtà mai veramente asseverata nel suo percorso: Il Movimento che era nato per interrompere l'andazzo delle contrapposte posizioni bipolari di un tempo... in realtà sembra essersi prodigato per ottenere l'effetto contrario! Il suo fallimento è ormai acclarato dalla serie di perdite di consensi da ogni parte... poiché non si è posto con chiarezza fin dall'inizio...Ha guardato con ingordigia e presunzione ad una propria governabilità dimenticando di lavorare con impegno per la propria organizzazione... finendo poi col costruire una vera e propria struttura verticistica: Esaltando fino all'estremo il suo principio di onestà.. ha finito col non rendersi per nulla onesto nei confronti di chi aveva creduto nel cambiamento. Ma c'è di più: Ha dimenticato completamente il sud che lo aveva riempito di consensi...non dandogli opportunità di crescita attraverso un impegno chiaro verso il suo sviluppo e le necessarie infrastrutture.

Se la strada di un cambiamento non viene percorsa ed affrontata con saggezza e competenza, non vedrà mai la possibilità di un suo immediato successo o di un ritorno. Si torna al passato con le debolezze e le fragilità di una politica sempre più compromessa e conflittuale. Ci sono sempre chiacchiere nella politica odierna e mai una vera lungimiranza: si guarda all'oggi dimenticando l'importanza di un domani. Ci si crede capaci nell'incedere di una arroganza dimenticando il determinante valore dell'umiltà!

27 gen 2020

GRILLO: DA ARTEFICE ...A CARNEFICE DELLA SUA CREATURA !



Tutto prevedibile!

Le elezioni regionali svuotano i consensi del Movimento e manifestano la volontà di un ritorno al bipolarismo

di vincenzo cacopardo

Cosa pensava di fare Grillo che ha spinto il suo Movimento verso una governabilità che avrebbe tolto ogni possibile identità alla sua creatura? Delle due una: O Grillo è un ingenuo...o non ci ha mai creduto. Il chè non favorisce alcuna identità ad un Movimento nato per un cambiamento ad una politica delle vecchie contrapposizioni!
Come era prevedibile il disfacimento del Movimento, da tempo nell'aria, si è mostrato palese in queste elezioni regionali che hanno soprattutto messo in evidenza il ritorno ad un bipolarismo da tempo ostacolato proprio dagli stessi pentastellati.

Quelli come me che hanno sempre sperato in un cambiamento al gioco di comodo delle vecchie contrapposizioni, ed hanno sempre meno creduto a questa organizzazione improvvisata ponendovi giornalmente chiari dubbi, avevano previsto il defluire dei voti del Movimento: Si era pensato che si fosse aperta un'altra strada e da quella sarebbero potute entrare altre forze politiche nuove...Una sorta di sradicamento dal vecchio modo di interpretare la politica.

Per quanto attiene il precario percorso dei 5stelle: Dopo appena una straripante vittoria in campo nazionale.... il Movimento.. invece di attendere ed occuparsi di costruire la loro organizzazione in modo più logico e democratico ..edificando con metodo una struttura più consistente nel territorio, hanno creduto di poter governare senza quella maggioranza che gli avrebbe permesso di non dipendere da alcun legame con altri partiti. Il giochino fallimentare che li ha visti legati da una parte prima.. e da un'altra dopo.. nella ricerca di una impossibile sintesi era prevedibile, come prevedibile era il fatto che tutto ciò avrebbe portato ad un rafforzamento del gioco bipolare da loro stessi sempre avversato: Se si nasce per contrastare un bipolarismo è più che chiaro che non ci si può legare a nessuno dei poli..tranne che non rendersi credibili!

Come ripetuto più volte in questo Blog..avrebbero dovuto attendere e nel frattempo meditare attraverso un dialogo approfondito sulla loro identità e sulla struttura valida per una forte presenza nel territorio nazionale. Nel loro modo di governare, ricco di un forte ipermoralismo, irriducibili nel non comprendere la questione di un Sud che li ha sostenuti con una enorme quantità di consensi, riforme come quella reddito di cittadinanza che difficilmente troverà sbocchi sulla più importante fase, il voler procedere senza una organizzazione consiliare aperta, continuando a ricercare figure parlamentari attraverso l'uso di un computer e delegando ad una sola figura tutto il peso del'organizzazione...hanno messo in evidenza una direzione verticistica che non ha mai reso credibile il Movimento e l'intenzione di un vero cambiamento.

Qualcuno crede ancora che l'arrivo di un Di Battista possa cambiare qualcosa al loro interno...in realtà non potrà mai risolversi alcunchè ..sia per il fatto che l'organizzazione ad oggi è rimasta quella che è, sia perchè ormai risulta tardi qualunque trasformazione interna la si voglia ..Non è più credibile avendo basato il suo andamento contro ogni compromesso! L'elettorato odierno è ormai fluido: Il loro posto oggi sembra essere nelle mani delle sardine e molti consensi si sono evaporati andando sia a destra che a sinistra. Al Movimento non rimane che mettersi da parte, riflettendo sui loro molteplici errori.. comprendere che la politica non si fa senza una organizzazione di base forte e compatta negli ideali, né con figure inventate o ricercando soluzioni azzardate.

Come scritto diverse volte... il Movimento 5stelle che era stato premiato abbondantemente al sud ricevendo una infinità di consensi, non ha percepito l'importanza di quei voti ...non impegnandosi verso uno sviluppo sul lavoro e sulle infrastrutture.. dedicandosi quasi esclusivamente ad una azione di sostentamento attraverso un reddito senza alcun riscontro sul lavoro e dove tanti cittadini hanno cercato di lucrare illegalmente...Il reddito non ha funzionato per nulla!

Il riscontro di tutto ciò viene messo in evidenza nelle elezioni regionali della Calabria che torna in mano ad una destra. Una destra salviniana che nulla di buono potrà mai portare nel territorio.
Al sud si ritorna ai soliti schemi destra- sinistra.. ed il popolo sembra adattarsi alle vecchie contrapposizioni politiche di comodo poiché manca una politica nuova che possa rendere forza ai valori stessi del territorio e dove chi fa politica sembra farla solo per un proprio interesse...Dopo il fallimento di questo Movimento che avrebbe potuto aprire nuove strade si ritornerà alla vecchia politica..mentre il divario continua ad aumentare!

22 gen 2020

UN TEATRINO CHE NON GIOVA ALLA MAGGIORANZA



Una maggioranza instabile continua a rendere vantaggi al leader della Lega per prevedibili errori tattici.. rendendolo l'enfatica vittima di un sistema.
di vincenzo cacopardo
Un vero teatrino quello sul caso Salvini- Gregoretti! La giunta per le immunità del Senato vota per autorizzare il processo contro il leader della Lega dopo una serie di prese di posizioni opportunistiche dei Partiti: In giunta la maggioranza non è riuscita ad un rinvio a dopo le elezioni regionali decidendo di non partecipare alla seduta decisiva.
In sostanza il 17 febbraio si voterà in aula e presenteranno la relazione per l'accusa i parlamentari che hanno votato in giunta per un processo a Salvini...il quale sembra rimanere più che soddisfatto avendo spinto per un processo a suo carico per un mero tatticismo politico.
Il sequestro di persona, nel diritto penale, è il trasporto e confinamento illegale di una persona contro la sua volontà: Il rapimento può essere eseguito per chiedere un riscatto in cambio del rilascio della vittima o per scopi illegali. Può essere accompagnato da lesioni corporali che elevano il crimine a rapimento aggravato. Nel caso in specie non si può prescindere dal fatto che tali persone, malgrado la loro volontà di voler scendere a terra sono state innanzitutto salvate e curate costantemente.
Tuttavia nella fattispecie è proprio l'interpretazione di un giudice il quale dovrebbe valutare se un confine con un vero sequestro esiste, non essendovi nulla di violento in proposito (riscatti- confinamenti-crimini- lesioni) ma solo un fermo per valutare meglio dove si possano accogliere le persone salvate. Inoltre non si può trascurare il fatto che vi sono i decreti sicurezza firmati dal capo dello Stato, che oltre a contenere in sé una serie di normative su altri campi, sulla questione migranti favorisce una azione di scopo politico da parte di un ministro. Infine è quasi impossibile limitare l'aspetto di questo episodio senza un coinvolgimento con tutto il governo in carica nel momento.
Al di là di tutto ciò e non volendo prendere alcuna parte in proposito tranne che di mera intuizione ... se nel caso della Diciotti l'intervento dello stesso Tribunale appariva poco convincente..dato che in determinati casi non risulta proprio chiaro dove potrebbe finire un potere politico amministrativo di un esecutivo e dove iniziare quello di una magistratura....oggi sul caso Gregoretti.. di colpo si fa apparire tutto diverso!...Ciò desta chiari segni di convenienza politica! Sostenere oggi un voto di autorizzazione del caso contro Salvini significa farne una vittima (cosa che probabilmente a lui gioverrebbe nei consensi), ma non solo, potrebbe dare allo stesso l'opportunità di smentire ogni altra azione politica da parte di un governo che pare procedere a corrente alternata ed in base alle opportunità: Un grosso errore che non potrà riscontrare alcuna convenienza politica per lo stesso governo giallorosso.



10 gen 2020

PRESCRIZIONE: divergenze e reazioni governative




"Con la nuova riforma sulla prescrizione si vorrebbe mettere fine al principio che il cittadino debba rimanere in balìa della giustizia penale, sia come imputato che come persona offesa del reato, fino a quando e se lo Stato avrà modo di definire la sua posizione processuale."

di vincenzo cacopardo

In sostanza la norma entrata in vigore il 1° gennaio 2020, (approvata da M5s e Lega nel dicembre 2018), prevede l’abolizione di fatto della prescrizione dopo una sentenza di primo grado, in egual modo: sia essa di condanna o di assoluzione..a differenza di prima. 
Ovvero.. dopo il primo grado di giudizio... i processi non avranno mai una fine decisa dalla prescrizione e potranno durare all'infinito: Lo stop alla prescrizione non si intende più porre in base all'esito di una sentenza di primo grado...ma si mantiene ugualmente.. sia che essa sia di condanna o di assoluzione.

A tal proposito lo stesso ministro della giustizia Bonafede, promotore della stessa riforma, tiene a precisare che i veri effetti della stessa si potranno vedere nel futuro di qualche anno poiché nel frattempo si riuscirà a provvedere ad un'altra riforma diretta a velocizzare i processi. Tuttavia non è difficile pensare per chi si oppone alla riforma... che questa seconda parte rimane poco chiara e definita... restando nei contorni delle ipotesi.
Ciononostante per il ministro il principio fondamentale rimane il fatto che questa riforma permetterebbe l’accorciamento dei processi e la riduzione del rischio di impunibilità a causa della scadenza delle tempistiche.

Eppure.. alcune forze politiche di maggioranza sono ancora in disaccordo e ne discutono con calore..rimanendo critiche su alcuni aspetti.

Per buona parte del PD non si è del tutto convinti: I dem mettono sul piatto due proposte che dimostrano una chiara differenza di pensiero in proposito
-La prima è l’allungamento della sospensione della prescrizione dopo il processo di primo grado, portando l’attuale sospensione di 18 mesi prevista dalla riforma Orlando a tre anni. -La seconda è una prescrizione processuale, ossia che scatti per i diversi gradi di giudizio. Quindi ogni fase del procedimento dovrebbe avere una durata: indagini preliminari, primo grado, appello e infine Cassazione.
-, I dem propongono... che dopo la sentenza di condanna in appello... il termine resti sospeso fino alla pronuncia della sentenza definitiva e comunque per un tempo non superiore a 1 anno e 6 mesi...Ed in caso di assoluzione dell’imputato in secondo grado, ovvero di annullamento della sentenza di condanna, vengano ricomputati ai fini del calcolo del termine di prescrizione.

Insomma..una discussione ancora in corso che pone evidenti differenze di valutazione!..E' inutile ripetere che nella stessa maggioranza persistono in materia visioni assai diverse che da un lato tendono a proteggere fin troppo l'imputato e dall'altro dargli fin troppa opportunità di cavarsela con l'allungamento dei tempi giudiziari. Quando in realtà il primo provvedimento dovrebbe essere quello di far funzionare in modo ineccepibile la macchina della giustizia ed il lavoro di magistrati e giudici.
Vi sono rospi da digerire nella stessa maggioranza di un Governo che in tutti i modi cerca di restare a galla..le cui componenti politiche.. rischiano di svendere principi in una materia davvero delicata che dovrebbe in tutti i modi trovare una strada comune per la sicurezza della giustizia e quella della vita sociale dei cittadini.






7 gen 2020

RENZI-5STELLE: UN GOVERNO TRA I RICATTI


di vincenzo cacopardo
Renzi lavora per rinforzare la propria forza politica ponendo dei paletti al governo! In sostanza il politico toscano chiede un rinvio della votazione in giunta al Senato sull'autorizzazione a procedere contro Salvini sul caso Gragoretti...mettendo in tal modo in salvo l'ex ministro dell'Interno dal processo..poichè i voti di Italia Viva sarebbero determinanti. Ma lo fa con richieste ben precise!
La votazione è stata fissata per il giorno 20 gennaio..poco prima delle votazioni in Emila e Calabria . Tuttavia Renzi insiste mettendo in gioco una posta sulla quale poter barattare un accordo politico su tre punti ai quali non vuole per nulla rinunciare: Prescrizione, legge elettorale e revoca delle concessioni ai Benetton.
Punti fondamentali per il Movimento 5stelle sui quali ha da sempre basato il programma. Comincia quindi una nuova trattativa in seno ad un governo ormai tenuto in piedi quasi forzatamente ed in seno al quale proprio il senatore fiorentino, pur temendo possibili elezioni, detiene ogni possibilità di ricatto politico malgrado la sua esigua forza.
Se rimane assai complicata la faccenda riguardante le concessioni e la prescrizione, per quanto attiene la nuova legge elettorale.. 5stelle e PD.. sembrano aver trovato un'accordo sul proporzionale con sbarramento al 5%. Proposta che Italia Viva difficilmente potrà accettare se non diminuendo la soglia al 4%...Renzi in realtà vorrebbe concludere presto la trattativa il chè potrebbe far slittare la data del voto in giunta.
Insomma...come era immaginabile.. il governo resta bloccato da ogni richiesta da parte di Italia Viva che con l'esiguo margine sostiene un esecutivo assai vacillante..oltre che confuso tra ricambi di ministri e fughe dal Movimento di maggioranza ormai in mano ad un leader solitario.
Renzi col suo nuovo Partito continua a parlare di assunzione di responsabilità e nel contempo finisce col sostenere Salvini impedendone nell'immediato l'autorizzazione a procedere..o quantomeno ...rinviarla. Si gioca quindi una partita politica ...alla stregua di una scommessa ..dove le trattative sembrano determinanti allo scopo di ottenere salda ogni posizione : Se Renzi è abituato a giocare con la politica...il Movimento 5stelle..da tempo sostenitore di principi ben diversi, si trova oggi in uno stato confusionale che lo vede  in continua contraddizione..se non obbligato a cedere: Una snervante guerra di tensione..tra ricatti e accordi e diffuso malpancismo destinata ad esplodere..dove la politica continua a perdere i suoi valori e dove il premier continua a porvi tamponi.



5 gen 2020

SOTTO LA GUIDA DI TRUMP..UN'AMERICA SEMPRE PIU' CHIUSA IN SE STESSA


L'America..e gli americani dovrebbero riflettere al di là di ogni personale desiderio di sovranismo!
di vincenzo cacopardo
Mentre l'Iraq continua a pagare conseguenze fin dalle armi di distruzione di massa mai trovate ..quando Bush ordinò bombardamenti sulla inerme popolazione civile...l'America, con l'acuto vizio della prepotenza, continua a voler dimostrare la sua supremazia imperialista attraverso la potenza delle sue armi. In questo caso Trump aveva assoluto bisogno di rifarsi l'immagine per via dell'impeachment...Quella del raid e' stata una operazione inopportuna ed irresponsabile al di là di ogni fredda esecuzione..operata in un territorio già tormentato da guerre di religione di difficile soluzione: Una ulteriore dimostrazione da parte di una nazione in mano ad un personaggio che insiste senza una adeguata diplomazia..usando esclusivamente la forza...Pericolose scintille che provocheranno di certo reazioni ed attentati in tutto l'occidente..

Non possiamo di certo smentire le incontrovertibili realtà Usa di questi ultimi tempi con la presidenza Trump: Gli USA hanno boicottatto il prezioso contributo dell'America al problema inerente il clima (che riguarda il mondo intero)..ed hanno deciso di ritirarsi dall'importantissimo accordo sul nucleare..Hanno poi costruito una sorta di cortina economica attraverso i dazi e cercatodi far concludere la costruzione un faraonico muro di recinzione con il Messico..
Tutte queste operazioni non possono che indicare gli USA come uno Stato chiuso in se.. Viene perciò messa in dubbio ogni possibile alleanza..soprattutto quella attlantica: Chi si chiude a riccio come ha fatto Trump col suo Paese dovrebbe perdere altri diritti a livello internazionale!..Se poi gli USA pretendono di ricercarli attraverso la forza ..allora dimostrano di essere uno Stato antidemocratico prevalentemente imperialista, dispotico oltre ogni limite.

Ma cosa ci si può più aspettare da un popolo americano che dirige la sua politica col prevalente ausilio della forza del denaro e delle false illusioni per poi contraddirsi attraverso straordinari filmati di autoaccusa..Un popolo contraddittorio per molti di noi davvero incomprensibile...
Per tanti che seguono la evoluzione dopo il raid americano avvenuto in Iraq, ormai la Casabianca è divenuto il luogo in cui si regolano i conti tra Iran ed iraq...L'America non smette di inserirsi in questo difficile conflitto e non lo fa oggi certamente attraverso un'azione diplomatica.. ma accendendo l'odio.
Un paese tanto progredito che invece di avanzare attraverso una equilibrata diplomazia.. pare fomentare odio e guerre... e che poi conserva ancora insito in sé un alto senso del ridicolo moralismo.

2 gen 2020

MOVIMENTO E CAMBIAMENTO... LENTAMENTE AL CAPOLINEA



Ancora una volta la speranza rimane quella di poter vedere nuove forze politiche di innovazione capaci di interpretare in modo diverso un vero cambiamento.”
di vincenzo cacopardo
Le fibrillazioni aumentano nel governo, ma soprattutto all’interno del maggior partito della maggioranza..che dopo aver espulso Gianluigi Paragone, ha subito l'addio da parte del ministro Fioravanti appena dopo le dimIssioni dall'esecutivo.
Di Maio, capo assoluto e ministro del governo gialloverde, non sembra nemmeno sorprendersi del caos all'interno di ciò che resta di un movimento nel quale spadroneggia senza mai l'ombra di un dialogo o di scambi dialettici che per imposizione non sembrano proprio essere ammessi: Il leader dei pentastellati appare ancora una volta assente dalla importante fase di riorganizzazione del suo Movimento ed esclusivamente dedito a comandare e dirigere con forte ambizione un cammino verso la fine di una struttura politica i cui consensi verranno presumibilmente ingurgitati da altre forze politiche.
Il M5S è ormai allo sbriciolamento poiché ha tradito la fondamentale forza di un dialogo al suo interno e dove Grillo... un pò per presunzione..un po' per pressappochismo e persino troppa ironia... sembra averlo guidato dimenticando i sani principi ed esaltando ripetutamente  un certo assolutismo: L' incoerenza ha finito col superare i limiti di una decente organizzazione ormai senza alcuna logica...lì dove la logica ed il metodo rimangono essenziali per sorreggere una organizzazione politica democraticamente coerente ed identitaria.
Con lo sciogliersi lento di questo Movimento si è andata via via spegnendo la speranza di un cambiamento che era stato promesso e dove erano confluiti un buon 33% di voti alle ultime elezioni politiche nazionali nel 2018. Ma si è spenta soprattutto la speranza di un rinnovamento per il Paese. Ciò che veramente colpisce è il fatto che il Movimento era nato per far saltare quella politica bipolare contrapposta costruita su un sistema che si sarebbe voluto mutare e che invece sembra essersi rinforzato con maggiore vigore proprio per la loro politica carica di presunzione ed iper moralismo.
Troppi errori...persino superficiali! Difficile ormai poter ancora credere in loro per un cambiamento! Hanno già dato.. è inutile aspettarsi altro da chi non ha saputo interpretare in modo democratico e coerente un vero cambiamento.


30 dic 2019

SENZA LE DOVUTE RIFORME...SOLO ILLUSIONISTI DESTINATI A SCOMPARIRE




La confusione aumenta”
di vincenzo cacopardo


Quattro partiti a sinistra...tra quelli più moderati e quelli meno, altrettanto sembrano scorgersi a destra: La politica non smentisce il desiderio delle posizioni contrapposte... seppur con le sfumature creatisi dal sistema elettorale proporzionale che, al contrario, induce a dividere le posizioni ed all'opportunità di una rincorsa per crearsi un proprio spazio.

Il caos aumenta e la politica, per via della mancanza di quelle riforme mai promosse in senso funzionale, in questo percorso si trova in uno stato perenne di contraddizioni che sfociano spesso in evidenti conflitti: Se Renzi si proponeva per semplificare il percorso attraverso riforme costituzionali che partendo da una visione bipolare avrebbero ridotto il sistema parlamentare ad una inconciliabile relazione con il potere governativo (sminuendone la funzione)...quella odierna sembra una continua forzatura opposta... Più che un ordine politico appare come un disordine dove ognuno cerca di crearsi una sua propria forza politica mettendo in seria difficoltà la creazione di un governo stabile.
Per alcuni tutto ciò accade per la mancanza di un sistema maggioritario che avrebbe dovuto portare sicurezza alle due contrapposte posizioni..tuttavia alcuni come me pensano che ciò avvenga per la mancanza di una ricerca innovativa più equilibrata delle necessarie riforme: Riforme che possano lasciare al Parlamento il sua fondamentale mansione separata, ma utilmente complementare.. e non conflittuale, con quella di un governo...e soprattutto anche alla cattiva abitudine di lasciare senza alcuna vera disciplina il compito dei Partiti...E' indubbio da tempo che molta della confusione nasce da lì..soprattutto quando si pretende di governare attraverso un sistema proporzionale!
In questo processo, peraltro penalizzato dal gran bisogno di intervenire per il fabbisogno di un Paese che arranca nel suo cammino verso la crescita, si continueranno a ricercare solo figure nuove impedite nel loro percorso dalla mancanza della solida base funzionale necessaria per poter dirigere una politica fattiva..poichè chiunque si proponga per le soluzioni non potrà che trovare evidenti ostacoli posti in essere dallo stesso sistema da tempo privo delle necessarie riforme: -Il quadro metaforico odierno potrebbe essere quello in cui si possono paragonare queste figure simili a quelle auto prive di strade dove non potersi lanciare in velocità e sicurezza..o come quei treni senza una adeguata rete ferroviaria... o ancora come aerei senza quella pista adatta sulla quale potersi alzare in volo..etc.
La metafora non dovrebbe sorprenderci poiché è sempre mancata quella necessaria lungimiranza che solo pochi politici hanno avuto in questi ultimi decenni e dove si sono sempre proposte figure solo pronte ad affermare il proprio io in campo politico promuovendo la propria immagine e diffondendo false illusioni all'elettorato.

Mettendo da parte la metafora... in tanti di loro (che si chiamino Salvini, Renzi, Di Maio o Calenda..ed altri) forse dimenticano..o fingono di dimenticare.. che senza una giusta base riformatrice qualunque loro politica non potrà mai prendere corpo se non nelle illusioni. Quindi anche le loro figure, simili a quelle di un frutto che nasce in un campo non coltivato, saranno presto destinate a seccare per scomparire nel nulla!

23 dic 2019

L'AUTORIZZAZIONE A SALVINI: un grosso errore politico!



Cosa significa oggi dare l'autorizzazione parlamentare per processare il leader della Lega... oggi massima figura di opposizione al governo?
di vincenzo cacopardo

Al di là di ogni valutazione sulla politica di Salvini, assai difficile da sostenere per uno come me che non riuscirà mai a promuovere l'assolutismo delle sue estreme posizioni, quello che in questa storia appare davvero difficile da condividere è l'aspetto politico ..oggi messo in evidenza dalla mancanza di una logica governativa che in questi casi occorrerebbe per non sortire lo straordinario effetto boomerang che gli aprirebbe ogni porta verso ulteriori consensi.

Il premier Conte dovrebbe intuirlo:Se per quanto riguarda la nave Diciotti si era sostenuta una opportunità politica condivisa da tutto il governo, risulta davvero difficile nel caso simile della nave Gregoretti sostenere il contrario..ma ancora più risibile affermare che i due casi siano differenti.
Nel caso della Diciotti avvenuto quando il governo gialloverde sosteneva in toto il decreto sicurezza tutto il governo si era dichiarato (come non poteva che essere) consapevole delle misure prese dal Ministro degli interni...Cosa può mai essere cambiato dato che nel caso successivo della Gregoretti lo stesso governo gialloverde era in carica? Come poteva disconoscere le misure prese dal suo ministro e per quale ragione allora non le ha bloccate?

Quello della Diciotti in realtà era apparso strumentale: L'intervento dello stesso Tribunale appariva poco convincente..dato che in determinati casi non risulta proprio chiaro dove potrebbe finire un potere politico amministrativo di un esecutivo.. e dove iniziare quello di una magistratura. Possiamo solo sottolineare che.. nel caso in specie..la procura aveva archiviato poichè lo stesso Governo non sembrava aver sequestrato alcuno. Ma al di là di questo fondamentale dettaglio..appariva più che comprensibile che se un reato vi fosse stato..sarebbe potuto essere solo di matrice politica comprendendo interamente tutto il governo!

Oggi sul caso Gregoretti.. di colpo tutto appare diverso!... Destando chiari segni di convenienza politica! Sostenere oggi un voto di autorizzazione del caso contro Salvini significa comunque farne una vittima (cosa che probabilmente a lui gioverrebbe nei consensi), ma non solo, potrebbe dare allo stesso l'opportunità di smentire ogni altra azione politica da parte di un governo che pare procedere a corrente alternata ed in base alle opportunità: Un grosso errore che non potrà riscontrare alcuna convenienza politica per lo stesso governo giallorosso e che potrebbe smentire la (già compromessa) coerenza del suo premier!