"A
volte, come qualcuno asserisce, risulta più utile coniugare le
diversità, anziché tentare di aggregare certe omogeneità".
di
vincenzo cacopardo
A
sentire la cronaca giornalistica di una certa stampa nazionale ed
internazionale..Matteo Renzi rappresenta l'unica vera risorsa
politica del Paese. In tanti ancora lo definiscono l’ultimo autobus
che il Paese democratico ha a disposizione..poichè.. al di fuori di
lui, non esiste alcuna alternativa valida. Ma quali principi porta
avanti questo suo governo? Si può definire ancora il nostro un Paese
in equilibrio?
Oggi...figure
come il nostro Premier, sono l'espressione assiomatica di come ogni
procedura per una soluzione si concretizzi in modo veloce e
semplificativo.. contenendo ogni possibile ricerca politica creativa
più funzionale. Può essere che il suo modo di procedere sia
vincente...ma se una visione realistica può accompagnare ogni
percorso amministrativo... quella delle idee risulta essenziale per
guidare una vera crescita politica nel suo complesso!
Negli
ultimi tempi... il mondo intero della politica sembra aver preso la strada più
semplice della ricerca di soluzioni concrete e pragmatiche, rendendo
irresponsabilmente più difficile una costruzione dello sviluppo
basata sulle idee e così, anche la società sembra essersi rinchiusa
in questa ristretta mentalità, mettendo in primo piano una visione
fin troppo realistica che occlude sempre di più ideali ed
inventiva. Attenzione però...ciò non vuol dire che il
pragmatismo non debba avere la sua valenza positiva...ma quando
lo si intende porlo come “la teoria di una verità” volendolo
identificare come “esclusivo principio” di utilità pratica.. e
senza la base di una ricerca di pensiero che coinvolga le idee, si
finisce col non rendere mai alcun positivo funzionamento allo
sviluppo politico e sociale.
Quando
nel passato Platone stesso ci informava sulle “ idee” ponendole
come fondamento del suo stesso principio filosofico, contribuiva...
forse inconsapevolmente... a porre le basi essenziali della filosofia
occidentale, poichè... per lui.. queste erano il presupposto della
conoscenza ed avrebbero contribuito alla formazione dell'essere
legata al proprio pensiero. Non v'è dubbio che nel momento storico
attuale, si sopravvive attraverso l’unica risorsa mentale della
tangibilità e della concretezza e questo percorso mentale, sembra
purtroppo opporsi con forza alle iniziative ed alle idee. Una strada
che ha anche reso più forza a principi di furbizia e che premia
costantemente una certa ignoranza od interessi personali. Non ci si
può dunque meravigliare della mancanza di una migliore crescita
sociale qualitativa!
In
tanti come il nostro Premier piace comunicare ed agire col
pragmatismo tipico dei tempi odierni: Una narrazione particolare ed
una interpretazione realistica che tanto attrae quei cittadini che
hanno poco tempo per pensare. E' possibile che la sua possa essere
una strada giusta! Possiamo però sperare che la maggioranza dei
cittadini riesca mai ad interpretare la crescita attraverso le idee..
se continua ad inseguirla con più facilità ed approssimazione
attraverso ogni figura predominante che li incanta?
Mi
domando come potrà mai convivere un principio di equilibrio.. se
viene soffocato in partenza da quella costante procedura pragmatica
condotta col l'uso forzato di un determinismo! Fatto sta che nel
momento storico attuale, forse anche a causa di una forte
recessione mondiale, si sopravvive attraverso l’unica risorsa
mentale della tangibilità e della concretezza, non reagendo con la
forza delle iniziative e delle idee e questo penalizza il percorso
della crescita qualitativa di una società.
Il pragmatismo odierno si fonda sempre di più sulla forza economica della finanza. Eventi storici, come
quelli dell’unione dei paesi europei, avrebbero dovuto determinare,
attraverso una naturale integrazione ed aggregazione, maggior
successo per iniziative ed innovazione. Si sarebbe dovuta riscontrare
l’affermazione di un percorso costruito attraverso un
naturale scambio della conoscenza, del dialogo e delle idee e non solo attraverso la realizzazione di una moneta unica . A
volte, come qualcuno asserisce, risulta più utile coniugare le
diversità, anziché tentare di aggregare certe omogeneità.