Alfio
di Costa ci invia le ultime note indicative del suo Movimento
dibattute all'interno dell'organizzazione.
di vincenzo cacopardo
Il
fondatore del Movimento
“Insieme Si può”
che nei Social raccoglie il maggior numero di followers, esprime il
suo pensiero su un argomento ancora non affrontato col giusto
equilibrio. Secondo Di Costa non sarà mai completa l'opera di
maturazione di una politica nell'intero Paese.. se non si traggono i
benefici di una fusione più completa e sentita tra la cultura
industrializzata del Nord con quella creativa e naturale del Sud.
“Siamo
stanchi delle solita dialettica nord-sud, delle differenze di
trattamento e di tutto ciò che rende, apparentemente, il Sud
inferiore al Nord. Il nostro Sud non è inferiore, ma semmai di
completamento! Noi del Movimento ci proponiamo di amalgamare il
contesto socio-culturale del Sud con quello del Nord in modo da
ottenere una logica ed un fine costruttivo più armonico!”
Insomma..per
il fondatore del Movimento, la Sicilia ha tutto per non essere
considerata una terra da meno rispetto alle regioni del Nord, e la
proposta di poter amalgamare i diversi valori in un contesto unico
dovrebbe oggi essere alla base di ogni dialogo. Secondo l'ingegnere
DiCosta..alla Sicilia mancano quelle risorse per poter promuovere il
suo patrimonio e le infrastrutture organizzative, ma di certo si ritrova
una enorme ricchezza nel suo ambiente naturale ed artisitco che rimane
patrimonio di alto valore turistico che deve potersi esprimere con
apposite risorse.
“Amalgamare
è un po' come fondere le due culture traendo il meglio da ambedue e
io credo che una fusione delle due mentalità e delle differenti
realtà esistenti, dove si riesce a trarre il meglio delle due, se
condotta attraverso un equilibrio, potrebbe rendere benefici
inimmaginabili. Per noi in Sicilia non si tratta solo di aderire al
nostro Movimento, ma di credere in una rinascita di un'isola che ha
ricchezze e valori infiniti che vanno difesi..ma anche e
soprattutto..da rendere utili e preziosi...Il Nord dovrebbe essere in
grado di comprendere che senza il Sud il nostro bel Paese non potrà
mai crescere unito e svilupparsi armonicamente..nello stesso modo di
come il Sud dovrebbe rimanere predisposto ad affrontare un dialogo
in una realtà che lo vede oggi svantaggiato rispetto alla
organizzazione dei servizi sociali comuni e delle strutture che
necessitano”
Di
Costa affronta il problema dell'autonomia non privandosi di difendere
gli interessi dell'isola, ma considerandola come un certificazione di
grande importanza solo se usata con equilibrio e non certamente come
fino ad oggi è stata destinata:
“Un
documento che può renderci più competitivi ed autonomi nelle
scelte in favore di una visione progettuale generale del nostro particolare territorio
per accrescere meglio ed in modo organizzato uno sviluppo di cui
l'isola necessita. Tuttavia è essenziale non tagliare alcun dialogo
con la realtà di un Nord del Paese che potrebbe rendere aiuto e
benessere in questa difficile crescita”
Lo
Statuto può essere un documento utile, ma deve essere accompagnato
da un dialogo essenziale che insieme può rendere un futuro migliore alla Sicilia ed all'intero Paese Italia.