Il fondatore del Movimento “Insieme si può” guarda con saggezza e pragmatismo la necessaria e possibile aggregazione tra i Movimenti.
di vincenzo cacopardo
“Indipendentismo
o autonomismo..quello che conta è lo stimolo costruttivo dettato
dalla provocazione e dalla voglia di rinnovamento che non può che tenerci
uniti.
”“C'è
qualcosa che unisce gli odierni movimenti che oggi in Sicilia si
battono per l'autonomia e per l'indipendentismo: E' quella voglia di
portare nella propria terra un vento nuovo di riconquista dei propri
valori per porli in forza di un rinnovamento utile a beneficio di una
giusta crescita ….Ma sarebbe anche utile comprendere che un
principio di indipendenza oggi può conquistare un consenso fin
troppo limitato...mentre la forza della nostra autonomia non è stata
mai usata positivamente. Tuttavia..io penso che questo principio di
indipendenza possa servire come arma politica, come una implicita minaccia per
ridare più forza ad uno statuto autonomo che ci renderebbe più
competitivi nelle trattative con il governo centrale e la stessa
Europa..Quindi.. che si usi questo principio allo scopo di renderci
più forti, ma che questo scopo non trascuri di tenerci anche uniti!
Con
queste parole Alfio di Costa prova a rendere chiaro il concetto che
non potrà mai esservi un qualsiasi cambiamento in Sicilia portato da
questi Movimenti se non si lavora compatti ed uniti attraverso
un'azione primaria di aggregamento per uno scopo che rimane oggi
comune anche se con fini futuri diversi.. Se questo manca, secondo il
fondatore di “Insieme si può”, si rischia di restare per sempre
perdenti..
Vi
è chiaramente una primaria premessa da segnalare e cioè.. che vi
siano personalità politiche nuove a sostegno, oltre che integre e
capaci ..con la voglia di mettere in primo piano i valori che la
stessa terra ci offre. Ma è di tutta evidenza che occorre
quell'intuito per saper comprendere che solo attraverso una unione si
può uscire vincenti ed essere utili per la determinazione di una
politica nuova che l'isola attende da tempo!
Le
parole di Di Costa definiscono l'importanza del momento.. dove
l'unica cosa che conta.. in vista di elezioni e dell'effetto sentito
del cambiamento nell'intero Paese, non può che essere quella di
unirsi. Parlando con Alfio non sfugge una certa amarezza circa
l'ottuso modo di proseguire da parte dei Movimenti locali in modo
separato e disgregato al fine inutile di affermare una insensata
supremazia.
“Restiamo
Movimenti che combattono per la società civile allo scopo di offrire
una via diversa dalla politica dei vecchi Partiti ...ma che poi non
riescono ad integrarsi per uno scopo univoco con grande spreco di
energie. Destinati sempre a lottare di più. Se per alcuni il fine è
quello dell'indipendentismo..e per altri quello di rendere più forte
una certa autonomia locale..che senso può avere lavorare
separatamente disperdendo un unica forza che potrebbe renderci assai
più forti dapprima nei Comuni, poi nella nostra Regione.. ed infine
nell'unione progettuale con le altre regioni del Sud? Mentre in
Sicilia ci si divide ..nel resto del Paese e del mondo si creano
unioni.”
“Sarebbe
inconcludente, oltre che un atto di profonda ed inspiegabile
presunzione, rimanere isolati in questa battaglia che deve spingerci
ad aggregarci senza prevaricazioni: Anche se per fini diversi.. gli
ideali di base non possono che rimanere gli stessi! Sono quelli che
vedono nella difesa dei nostri valori l'unica salvezza per un
politica qualitativa più funzionale. Indipendentismo ed autonomismo
che si voglia.. sarà sempre l'arma della provocazione quella che
conta...come pungolo e stimolo, ma solo se guidata da una forza
comune e non dispersiva come continuano ad augurarsi i consolidati
vecchi Partiti. “